mercoledì 28 luglio 2010

La scena

Questa storia accade in una cucina ordinata, lucida e fiera. In questa cucina Cuore di Biscotto impasta lisce gialle pallottole di uova acqua e farina, Capelli Iperattivi allarga la sfoglia in cerchi sottili, ma non troppo, a colpi di matterello, Mani Svelte e Creatrici distribuisce le palline di ripieno, a intervalli regolari, e ripiega la sfoglia tutt’intorno, Guance di Porcellana armata di stampino, quello della bisnonna, ritaglia, curandosi che i bordi siano ben chiusi. Capelli Bianchi e Fieri passa da una all’altra, controllando, insegnando, correggendo e aggiustando. Occhi blu e Occhi Nocciola vengono trattenute lontane dai guai e chiacchierano e osservano e assorbono.

Ci sono le frasi di sempre, a far da musica in questa storia. Mettiti il grembiule che ti sporchi. Assaggia il ripieno è insipido? No è buonissimo. Assaggio anche io. Lascia matterellare un po’ anche me che se no domani hai il mal di schiena. Mi raccomando, chiudeteli bene. Quanti sono? L’anno scorso ne abbiamo fatti di più. Non sapete chi ho incontrato ieri. No… e cosa ti ha detto? Driin. Questo è Giorgio, tutti gli anni chiama mentre facciamo i cappelletti. Dai basta mangiare i ritagli che ti viene il mal di pancia.

Appena fuori da questa storia, invece, praticamente dietro alla porta, ci sono palati maschili in attesa. Ci sono baffi affacciati su articoli di giornale, cravatte che presiedono riunioni, dita che corrono sulle tastiere, mani che brandiscono telefoni, camici che svolazzano fra macchine e  provette. Appena fuori da questa storia ci sono pensieri che aleggiano e viaggiano, quasi avessero sentito un profumo.

martedì 20 luglio 2010

Pulire i pennelli

Occorre ora pulire i pennelli, far dondolare le setole, pensosamente, pigramente. Far scivolare i colori nell'acqua di una vecchia tazza sbreccata. Guardarli srotolare piccoli nastri che solo per attimo sembrano danzare da soli e poi si mescolano, come i ricordi e i desideri in una storia. E sarà una storia che forse racconteremo, se avremo abbastanza parole, e abbastanza acqua nella tazza. Abbastanza perchè ogni colore possa dire la sua, i ricordi mescolati coi desideri e i desideri coi ricordi. Abbastanza perchè nessun colore scivoli via, lungo la discesa bianca di un lavandino. Nessuno, neanche il più ruvido dei ricordi, neanche un desiderio timidissimo.

domenica 11 luglio 2010

Ritratti, n.6

Il ritratto numero sei, l'ultimo di questo corridoio, è il ritratto di una cameretta affollata di colori, di canzoni e di amici immaginari.


In questo ritratto ci sono due lettini e due paia di occhi: il primo è blu,  un blu profondo come la curiosità degli anni che si possono contare usando una mano sola, preferibilmente sporca di pennarello,  il secondo è nocciola ed è attento e goloso del mondo come chi ancora non ha visto tutte le stagioni. In questa cameretta ci sono anche ricci biondi liberi e folli come i pensieri prima che trovino l'imbuto del pudore e c'è la gioia potente di scoprire che il suono delle proprie mani che battono l'una contro l'altra siamo noi a generarlo e potremo ripeterlo ogni volta che vorremo.


La musica, in questo ritratto, è quella frusciante dei racconti della buonanotte e quella rassicurante del cessare di un pianto, subito consolato.

lunedì 5 luglio 2010

Ritratti, n.5

Ha pensieri veloci e colorati, troppi perchè le sue mani - seppur magiche e svelte e creatrici - riescano ad acchiapparli tutti per trasformarli in cibo, bellezza o parole. Per questo ha bisogno di occhi così grandi e luccicanti, come cassapanche per le idee e le emozioni, traboccanti come certi suoi cassetti.


Ha il cuore forte di chi ride spesso e le lunghe ciglia di chi si prende, qualche volta, un po' di ombra e di silenzio per lasciar agire il lievito o per far insaporire l'arrosto. Così che poi, al momento giusto, con la nonchalanche di chi imbandisce una tavola perfetta all'ultimo minuto, lei riesca a riunire le persone che ama attorno ad una lieve saggia allegria.


I conti con le ombre, e coi piatti da lavare, li farà più tardi, quando tutti saranno andati a casa con un sacchetto di biscotti fatti in casa decorati a colori pastello. Ma state certi che li farà, senza barare.