martedì 28 giugno 2011

Raggomitolata


Ho le parole raggomitolate. Scrivo e cancello, scrivo e cancello. Usassi ancora la gomma e la matita avrei fatto il buco nel foglio. Ecco magari sarebbe meglio, cosi potrei guardarci dentro, al buco, e forse ci troverei il bandolo del gomitolo. O forse ci vedrei un mondo in cui esistono cose come persone che sanno riparare i cuori malati e famiglie che sanno abbracciarsi senza clamore nelle cose di ogni giorno, qualsiasi giorno sia. Che poi alla fine non si sa cosa sia più miracoloso. Senza offesa per il cardiochirurgo. Ecco, visto come mi si raggomitolano le parole? Tanto più che avrei voluto scrivere un post di poche parole semplici, che potesse essere letto, perfino ad alta voce, anche da qualcuno che fosse un po' affaticato. E invece guarda qui che guazzabuglio. Non si capisce niente. Mi arrendo: quel mondo, quello delle persone che riparano i cuori malati e delle famiglie che si abbracciano senza clamore, non può essere raccontato, o quantomeno non da una dilettante delle parole come me. Ho deciso che faccio il buco nel foglio e vado a guardarlo un altro po'.

lunedì 20 giugno 2011

Con dedica



Questa settimana il mio post é un pacchetto da prender su, da appoggiare sul sedile posteriore con la disinvoltura che dedichiamo alle cose consuete, e care.

Questo pacchetto contiene:

-
Biscotti da sgranocchiare, casomai arrivi, inaspettata, un po' di debolezza
- Un mazzo di carte da gioco, per ingannare l'attesa e batterla, sul più bello, con un burraco pulito
-Un bocciolo di orchidea, di gioia candida, pronto a sbocciare e risbocciare di nuovo, e poi ancora, un'altra volta.
- Un libro che avvolga come una sciarpa leggera in una sera d'inizio estate e una   
canzone facile facile  , che dica canticchiami
- Un proverbio che parla di contar le stelle e della notte che presto sarà passata, stampato su una tazza fatta per contenere camomilla e miele, e confidenze.
- Foto di montagne marittime e di mari montuosi, per tappezzar le pareti di orizzonti coraggiosi e di salite superate.E   
chicchi di sole
,   da spargere sul sentiero, naturalmente.
 

domenica 12 giugno 2011

Delle sorprese


Forse la differenza fra altruismo e amore sta nel rivelarsi o no. Forse l'amore non può evitare di rivelarsi, in qualche modo e ad un certo punto, perchè anela essere riconosciuto. E ricambiato.

lunedì 6 giugno 2011

Immagina


Immagina di essere uno di quelli che ogni tanto scrivono i propri pensieri sui foglietti, uno di quelli che, un po' per gioco un po' per liberare i cassetti, di quei foglietti ogni tanto ne fanno aeroplanini e li lanciano fuori dalla finestra (o dal finestrino). 

Ecco, ora immagina che uno di quei tuoi aeroplanini, sostenuto dalla brezza calda della primavera che matura, vada ad atterrare lento lento sui piedi di un bambino, poniamo, al parco del quartiere. Immagina che sia uno di quei bambini timidi e un po' goffi,  solitario e pensieroso, uno di quei bambini che se ne sta ai bordi e non sa proprio come fare per entrare nel gioco chiassoso degli altri e tanto più ci pensa e passa il tempo tanto più gli sembra impossibile mettersi a correre con gli altri dietro alla palla, tutti quegli altri che l'hanno visto per tutto questo tempo ai bordi e pensieroso.
 
Bene, immagina ora  che mentre quel bambino trascina i suoi pensieri in questa palude, lento lento gli plani sui piedi l'areoplanino. Poniamo che, per caso, il pensiero scritto su quel foglietto fosse un pensiero allegro, pieno di coraggio e di piccoli eroi e di fortune che accorrono a  trarre in salvo gli audaci. Immagina che al bambino, leggendolo, scappi fuori uno di quei sorrisi contagiosi e un gran prurito ai piedi e che gli altri se ne accorgano e gli tirino la palla e immagina anche che lui, sorridendo, tiri un calcio di quelli fenomenali.
 
Ecco, adesso immagina di essere quello che ha lanciato l'aeroplanino, che, per caso, assiste alla scena.