sabato 31 marzo 2018

Mercoledì 28 marzo, sul binario numero 4

Sul binario numero 4 stamattina c'era un bambino. Il binario della stazione dell'Alta Velocità, quella nuova con le porte automatiche, le scale grandi e il tetto bianco con le onde. Questo bambino aveva il cappellino blu con la visiera e un piumino verde come la primavera, lo zainetto di Peppa Pig calzato bello dritto sulle spalle, un po' consumato come tutti gli zainetti molto amati. Teneva forte la mano del suo papà e camminava girando la testa da tutte le parti per non perdersi nulla di quell'avventura - che iniziava così, dal binario numero 4. O forse era iniziata con la sveglia prima del sole e i vestiti preparati sulla seggiola la sera prima, che domani si va a Roma, col treno ad alta velocità.
Ed io che questa mattina sul binario 4 aspettavo composta,  con la borsa da lavoro un po' consumata come tutte le borse molto amate e le chiavi della macchina ancora in mano, io che invece del cellulare guardavo lui, io ancora mi sento così, precisa uguale.
Forse è per questo che lui, passando, con la mano libera mi ha salutato.

lunedì 5 marzo 2018

Grazie, Damigella

Ciao Damigella, è stato bello vederti nascere - quella scintilla, quella che adesso è solo un crepitare fra i rametti secchi ma già lo sai che sarà un fuoco ardente e caldo - nel profumo della colla e della carta ritagliata, annodando nastri di bomboniere e idee alla rinfusa, nutrendomi dei tuoi consigli nelle affannate pause pranzo cariche di pacchetti e della tua complicità nel fare amicizia con vestito da sposa più corto del west.
Ciao Damigella, è stato bello vederti crescere. Spalancare gli occhi e fare ohh guardandoti dar forma ai sogni, affidarmi ai tuoi piccoli tocchi perfetti ogni volta che ho avuto bisogno di far brillare un momento, o un pensiero. E' stato bello vederti stretto addosso il vestito da damigella, vedere volare via la gonna a ruota - che tanto ho amato - e vederti correre, gambe forti e libere, come le tue idee.
Grazie Damigella, ciao ciao!