venerdì 8 marzo 2024

Otto Marzo

Oggi ho fatto questo pensiero: in regalo, per la festa della donna,  mi piacerebbe che la parola Donna potesse finire in soffitta. Nei bauli con i merletti della nonna.

 Sì lo so è provocatorio. E forse io stessa non sono neppure del tutto d'accordo con quello che sto per dire. Però qualcosa mi invoglia ad imboccare questa strada. Così, per curiosare.

Ecco, ho pensato, non sarebbe male se fossimo al punto in cui poter mettere in soffitta questa parola, Donna - che mi dicono derivare da domina: signora, padrona -  e prendessimo l'abitudine di riferirci a tutte le persone chiamandole Uomini - dal latino homo, legato a hŭmus 'terra'. Terrestre. 

Homo Sapiens. Homini. Uomini. Il nome della nostra specie.

Uomini maschi e uomini femmine, con tutto ciò che di differenza ne deriva, ovvio. Con mille modi e altrettante parole per fare di queste differenze - e di altrettante multiformi e sfaccettate somiglianze - un'infinita gamma di irripetibili individualità. 

Ma, fondamentalmente, senza più nessun bisogno di definire in modo diverso il nostro Essere Umani.