martedì 22 dicembre 2009

... e si era ormai sotto Natale...

Ho visto una signora incinta scavalcare borsoni e giovani immigrati alimentata da un gran sorriso, ho visto una ragazzina appoggiare il posteriore dei suoi jeans da 300 euro sulla moquette lercia e umidiccia, ho visto il calzino bucato di uno studente di ingegneria che portava a casa un 27 e la fidanzatina, ho visto un giovane manager cedere al sonno dei giusti con tale abbandono che per poco non vedevo il suo completo grigio trasformarsi pietoso in un pigiamino felpato coi coniglietti. Ho visto, riflessa nel finestrino, l’intera presentazione della nuova campagna commerciale di un detersivo, ho visto un kinder brioss diviso fra un bancario in trasferta e un vecchio con una valigia di cartone, che hanno poi intavolato una conversazione sulle ferrovie e sul senso della vita. Ho visto il cumulo di bucce di mandarino nello zainetto di un avvocato, ho visto un uomo ed una donna scambiarsi sguardi molto silenziosi ed il telefonino di una suora prontamente tacitato da una mano screpolata cinta dal rosario.


Ho visto tutto questo fra Lambrate e Rogoredo, tornando a casa, una sera che nevicava e si era ormai sotto Natale.



 


 


 


 


 


 

domenica 13 dicembre 2009

Sssth

Si è addormentata, Prishilla. Come un bimbo portato in giro nel passeggino, del tutto ignara e piuttosto disinteressata alle commissioni che intorno a lei si compiono – affari, contratti, progetti, fatture, notai, relazioni e grafici e indici e preventivi – si è lascia cullare dal rollio delle ruote che procedono sicure lungo la strada, giocherellando distratta coi profili di innocui pensieri – bianchi pon pon, stelle di neve, geroglifici di rami in attesa di fiocchi e palloncini – e poi lentamente si è addormentata. Quando le cartellette saranno riposte nella libreria e il telefono avrà smesso di suonare, quando il profumo delle meringhe avrà raggiunto anche circuiti del pc, allora aprirà gli occhi e racconterà. Dunque, sssth.