sabato 27 marzo 2010

Orribile e inconfessabile...

… come la cicatrice che nascondi, come il sogno che ti coglie nel cuore della notte, il timore di girare su te stessa, dentro al cerchio delle persone a cui vuoi bene, e vedere nei loro occhi la Delusione.

domenica 21 marzo 2010

Ventun Marzo

Era il giorno del suo debutto. Tutti, ma proprio tutti, l’attendevano, seppure con stati d’animo diversi: chi con la gioia smaniosa del cucciolo pronto per uscire a giocare, chi con lo scetticismo un po’ snob del bastian contrario, chi un po’ lamentosamente come qualcuno che da tempo aspetta di essere nutrito e scaldato. Ed ognuno si stava diversamente preparando, secondo le proprie inclinazioni. C’era chi occhieggiava nelle vetrine freschi abitini cercando di capire quali avrebbero meglio messo in risalto le proprie forme e i propri colori; chi metteva a punto i più appropriati mezzi di trasporto: biciclette, moto, perfino qualche barca; e c’era chi potava rami e annaffiava bulbi nel tentativo di rendere giardini e terrazzi il più possibile festosamente decorati.


Da tanto di quel tempo se ne parlava, ormai. Ne parlavano i giovani come gli anziani, gli esperti e gli ignoranti, quelli che si affidavano alla saggezza popolare e quelli che sapevano leggere i grafici e tutti i numeri delle statistiche. C’era perfino chi sosteneva che non esistesse più, ma nessuno ci credeva per davvero.


Era arrivato, finalmente, il giorno del suo debutto, e tutti, ancora in pigiama, alzarono tapparelle, spalancarono persiane, e si affacciarono alle finestre pronti ad applaudirne la comparsa, ad incoraggiare lo sprigionarsi della sua grazia e della sua potenza.


Ma la Primavera non era venuta.

lunedì 15 marzo 2010

Chi ha nascosto il direttore?


Qualcuno ha detto che il direttore d’orchestra serve forse più al pubblico per capire la musica che all’orchestra per suonarla. Se è così ci sono giorni in cui mi chiedo dove abbiano nascosto il direttore. Avrei un gran bisogno dell’aiuto della sua bacchetta per punteggiare l’armonia del mondo, e forse anche quella del mio confuso cuore. Guardare le braccia nere sollevate dalla marea della musica che sale - o sono loro che alzandosi fanno gonfiare la musica? – seguire la bacchetta che indica precisa il punto da cui sta per nascere – ora – il movimento nuovo, trattenere il fiato - e le attese -  sotto al palmo aperto di un pianissimo. Affidarmi alle code solenni del frac che seguono, o guidano, l’armonia. Direttore, dove sei?


lunedì 8 marzo 2010

Lady Oscar... ?

E’ curioso che immediatamente dopo il prevedibile tentativo di ammantare di giallo mimosa l'oscar di Kathryn Bigelow - neanche fosse, peraltro, l’affermazione di una categoria invece che il successo di una professionista e del suo specifico, peculiare e personalissimo lavoro -  dallo stesso microfono venga sciorinata la graduatoria dellE più eleganti.


Guardando il panorama, dall’alto di questa vetta di ambiguità e banalità comunicativa, mi chiedo: a chi giova?