E’ curioso che immediatamente dopo il prevedibile tentativo di ammantare di giallo mimosa l'oscar di Kathryn Bigelow - neanche fosse, peraltro, l’affermazione di una categoria invece che il successo di una professionista e del suo specifico, peculiare e personalissimo lavoro - dallo stesso microfono venga sciorinata la graduatoria dellE più eleganti.
Guardando il panorama, dall’alto di questa vetta di ambiguità e banalità comunicativa, mi chiedo: a chi giova?
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