lunedì 31 agosto 2015

La luna nel pozzo

Certe sere il pozzo è pieno di una grande gialla luna. Il secchio dondola come un'altalena. Guardo dentro, guardo bene. Solo luna. Ho le braccia nude e scure, i piedi forti dell'estate, solo bianco cotone addosso. Non è tempo di attingere, non è tempo di pensare. Non serve volare. Basta un tuffo. Un bacio ad occhi chiusi. Sulla luna. 



domenica 23 agosto 2015

Sotto l'ala delle Odle

Ci sono le nuvole nere e buchi di azzurro profondissimi, come cannocchiali puntati verso la felicità. Ci sono asini col pelo lucido di pioggia e di sole, ci sono le tane segrete delle marmotte, teste marroni fra le stelle alpine, subito sparite. C’è un cavallo che galoppa, la criniera alta sul crinale e la coda che spolvera il cielo e c’è il richiamo dell’aquila, da qualche parte lassù.  C’è una malga baciata dalla luce radente di poco prima che si faccia sera, dopo che è piovuto e che l’arcobaleno ha accarezzato i prati e sorvolato le mucche.  C’è un uomo sulla panca, e un bicchiere di latte e un grande silenzio e ci siamo noi, brillanti di sorrisi. 


mercoledì 5 agosto 2015

Riordino

Le avevano caldamente consigliato di fare ordine periodicamente nei cassetti: pareva fosse oltremodo benefico, per l'equilibrio, l'ordine e la pace interiore. 
Si era detta infinite volte che probabilmente era davvero ora. Incalzata di volta in volta dalla necessità di darsi un tono o di far posto a nuove conoscenze, di ricevere degnamente certi ospiti di riguardo... insomma, quante volte ci aveva provato...   
Che senso aveva, si diceva,  con tutti quei capelli bianchi che ho in testa, tenere ancora occupati tanti cassetti con certe cianfrusaglie. Tutte quelle parole legate da fili di fumo, nessuna consistenza, nessuna utilità. Tutte quelle sensazioni ammassate alla rinfusa, mescolate da chissà quali venti e quanto antichi. 
Eppure non riusciva proprio a liberarsene una volta per tutte. L'idea che il bagnasciuga e la penombra fossero cugini, per esempio, o che i pomodori mangiati appena colti avessero un legame di parentela con le lenzuola fresche di bucato in cui ci si infila col pigiama pulito.
No, non andava molto oltre. Chiudeva i cassetti e lasciava stare. L'importante è che se ne stessero quieti, che non osteggiassero il prender posto di altri e più sensati pensieri. Comprerò un mobile nuovo, si diceva. E prima di allontanarsi faceva loro 'ssth'.