Ci sono persone che ti piace continuare a pensare piccole perché vuoi credere che per sempre andrai a svegliarle il sabato mattina, sul fare del mezzogiorno, infilando prima un filo di luce nella loro camera arruffata di vestiti-borse-libri-pelouches-orecchini, ed infilando poi una mano nei capelli arruffati di musica-chiacchiere-e-la-focaccia-dal-fornaio-prima-di andare-a-dormire.
Ti piace continuare a pensarle piccole perché vuoi credere che se ne dovessero avere bisogno tu potresti sempre proteggerle, uccidere i cattivi, scrivere loro su una mappa segreta dove si può trovare il nascondiglio della felicità.
Poi succede che loro fanno cose grandi come guardare concretamente al futuro e prendere decisioni scomode e fare quello che deve essere fatto per realizzarle, e tu rimani lì impalata a guardare e intanto cerchi di non farti beccare mentre appallottoli nella mano quella pasticciata (e inutile) mappa segreta e ti senti goffa e cretina ma anche tanto fiera.
Che poi, cavolo c’entri tu da sentirti fiera? Spera solo che te la dia lei la mappa, vah!