martedì 22 gennaio 2008

Thinking Blogger Award

 


Blog che fanno pensare. Si tratta di una sorta di catena a livello mondiale e qualcuno mi ha fatto l'onore di pensare al mio blog. Quindi io mi sono messa a pensare a quali blog nominare a mia volta. Mi sono resa conto che nominerei blog che mi hanno nominato, o che hanno nominato chi mi ha nominato o che ha nominato chi mi ha nominato. Questo mi fa pensare. Mi fa pensare che in fondo tendo a cercare sempre un mondo piccolo, di risonanze e di familiarità. Che intorno al mio blog non c’è un mondo ma c’è un quartiere. E che uscire dal quartiere è come partire per una gita, lo faccio spesso, e volentieri, mi piace girovagare per strade nuove annusandone le atmosfere e qualche volta porto a casa l’indirizzo di un ristorante o di un potenziale amico, e penso rivediamoci. Qualche volta succede, in effetti, e allora quella finestra sulla mia gita diventa una parte del mio quartiere. Molto spesso invece non succede affatto e a volte davvero non saprei dire il perché. Forse ho bisogno di vivere in un quartiere, al di là di tutta questa sedicente voglia di mondo.


Dunque non procederò a mia volta questa catena, perchè la aggroviglierei irrimediabilmente, ma in fin dei conti questa “nominazione” mi ha fatto pensare.

10 commenti:

  1. Salve, Prishilla.


    Acuta la tua riflessione intorno all'orizzonte che vediamo dalla nostra finestra.


    Stasera la proporrò ad altri - nella rubrica IL SUGGERITORE del blog-rivista, in modo che ci pensino sopra, da lontano e da vicino, nel sonno, nel sogno.


    Pasquale

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  2. Grazie Pasquale, buona giornata e... buona notte, allora!


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  3. credo che spostando il tutto nel "reale", il tutto, spesso, coincida.microsocialità spontanea

    o piuttosto i primi risultati di una ben pianificata destrutturazione delle masse? ma, forse,hai ragione tu, è solo bisgno di comunità.

    ciao prishilla,

    baci,bok.

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  4. Il Blog in fondo diventa un altro pezzettino di mondo. E come nella vita al di là dal web, anche qui alla fine scegliamo per affinità. Ovvia ma arguta la tua riflessione.

    trillii

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  5. #4

    Ciao! ti saluterò dal finestrino...

    ;)


    Prishilla

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  6. Bok, Trillii

    avete senz'altro ragione, non c'è differenza rispetto alla vita "al di là del web". Allora mi chiedo, (ricorsivamente e, banalmente, senza reale aspettativa di risposta ma per il gusto lamentoso di farmi la domanda): ma cosa cerchiamo di peculiare, in questa vita bloggettara sul web?

    Buona giornata!

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  7. Non ho ancora deciso se fare delle "nominazioni" anch'io: ne vorrei nominare più di 5, mi secca escludere alcuni.

    Comunque, nel caso lo faccia, mi sa che te ne becchi un'altra: la mia :-)

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  8. da un certo punto di vista, è tranquillizzante vedere filtrare la vita vera anche nel web


    io il blog lo vedrei come una opportunità in più, da usare con la giusta cautela, di aprire delle finestre, di condividere parole e pensieri, guardando poi dentro altre finestre


    poiché guardre davvero richiede tempo e attenzione, non ne puoi guardare tante, e come nella vita vera, di affini non ce ne sono migliaia (questo è un dato statistico, non un giudizio di merito)

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  9. Giusto Mont, trovo molto azzeccata l'idea di finestra. Riguardo all'affinità aggiungerei che qualche volta mi stupisco di quanta differenziazione ci sia all'interno della categoria "blog" (parlo di scopi, stili, linguaggi).

    Ma d'altra parte basta chiedere al prof. Dagobertis... giusto Biz?



    Prish



    p.s. Biz, se nomini ti aspetto al varco ;)

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