Il ritratto numero sei, l'ultimo di questo corridoio, è il ritratto di una cameretta affollata di colori, di canzoni e di amici immaginari.
In questo ritratto ci sono due lettini e due paia di occhi: il primo è blu, un blu profondo come la curiosità degli anni che si possono contare usando una mano sola, preferibilmente sporca di pennarello, il secondo è nocciola ed è attento e goloso del mondo come chi ancora non ha visto tutte le stagioni. In questa cameretta ci sono anche ricci biondi liberi e folli come i pensieri prima che trovino l'imbuto del pudore e c'è la gioia potente di scoprire che il suono delle proprie mani che battono l'una contro l'altra siamo noi a generarlo e potremo ripeterlo ogni volta che vorremo.
La musica, in questo ritratto, è quella frusciante dei racconti della buonanotte e quella rassicurante del cessare di un pianto, subito consolato.
Se c'è almeno una stanza a colori nel "corridoio dei ritratti", credo voglia dire che si ha una vita bella.
RispondiEliminaI ritratti sono disegnati con piume di parole. Mi piacciono molto.
Ciao
PuntoG
(non so perchè ma il mio link il tuo blog non lo accetta ;-)
Grazie, PuntoG è un bel pensiero. Un pensiero "a colori" :-)
RispondiEliminap.s. strano che non accetti il link, in un tuo commento precedente lo aveva accettat. io invece sul tuo blog non riesco a commentare. è in corso un boicottaggio??! ti avrei scritto che sottoscrivo pienamente il pensiero che hai postato domenica!
Molto bella l'immagine degli occhi dai due colori: l'azzurro, come il cielo e la fantasia, il nocciola come la terra e la concretezza...
RispondiEliminaC'è qualcosa di Prishilla in questo ritratto?
il commento è partito prima del tempo. volevo aggiungere un grazie!
RispondiEliminaciao pim, a presto
C'è.... una cameretta in cui Zia Prishilla vorrebbe poter passare più tempo! ;-)
RispondiEliminaChe bello c'è la musica e che bei suoni!
RispondiElimina:-)
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