sabato 4 aprile 2015

Quattro Aprile

'La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto'. (F.Pessoa)
Perchè certe volte Pasqua è più Pasqua. E perchè ci sono luoghi dove l'eco dei passi non si spegne mai. 

8 commenti:

  1. Ti rispondo con qualche domanda.
    L’eco dei passi di chi ci ha preceduto e abbiamo conosciuto ci in…segue sempre, e siamo fortunati e felici se quel suono ci è piacevole; ma quanti passi hanno preceduto quelli, passi di cui i nostri miseri sensi non sanno percepire l’eco?
    Noi stessi siamo forse l’eco degli innumerevoli passi che ci hanno preceduto sul sentiero che ci è visibile e che ancora stanno camminando altrove in un paesaggio diverso che diventerà anche il nostro?
    E l’eco dei nostri passi come sarà?
    Buona Pasqua, e che sia sempre più “PASQUA”

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    1. Quante riflessioni. La prima che mi viene in mente è che spero che il suono dei miei passi contenga l'eco dei passi di chi mi ha preceduto, e via discorrendo. Forse non solo nel paesaggio 'diverso' ma anche in questo. Perchè così è il suono dei passi di chi è con me e ha conosciuto coloro che sono andati dietro a quella curva prima che io potessi conoscerli. Almeno da questa parte della strada. :-)

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  2. Aggiungo: perché "certi luoghi"?
    Penso che questo dipenda solo da noi, dalle esperienze che ci legano ad essi e che istintivamente siamo portati a ricordare (eco di passi recenti che ci fa aprire le orecchie e ci porta a sentire anche echi più remoti e nascosti).
    Forse ogni luogo, che ci sia noto o che ancora non conosciamo può essere o diventare capace di farci sentire l’eco dei passi (antichi, recenti o nuovi – compresi i nostri) se in esso ci rendiamo disponibili all'ascolto.
    Certo è che a volte tornare in luoghi che già ci hanno mostrato di essere in sintonia con il nostro “sentire” ……!

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    1. ed in effetti il 'luogo' che intendevo è un luogo che si può raggiungere anche solo chiudendo gli occhi... !!

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    2. Solo chiudendo gli occhi ?! Così si può andare ovunque, in ogni luogo vicino o lontano, presente, passato o futuro, reale o immaginario! E' questo il tele-trasporto?

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  3. Forse ci affidiamo troppo spesso agli occhi e non ascoltiamo abbastanza. Forse si trova proprio nell'eco quel luogo dove si può continuare a esistere...

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    1. decisamente sì: ci affidiamo troppo agli occhi... che non sempre sanno vedere nei risvolti....
      un abbraccio, Prish

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