
Mi è capitato, arrivando, di sostare su questa panchina, con la mia valigia dei due giorni ferma accanto - così fedele ed educata che qualche volta mi vien voglia di tirarle un bastoncino per vedere se me lo riporta, ma questa sarebbe un'altra parentesi e non è il caso. Dicevamo, mi capita di sostare, mentre il cielo si scurisce, il lampione inizia a battere la sua luce sull'insegna e i piedi e la mente si abbandonano al pensiero del ristoro. Ma avanti, entriamo.
Entrando alla Locanda, accade inevitabilmente sempre la stessa cosa: ti senti benvenuto. Dalla prima volta - avventori casuali con un brindisi da fare e una nuova avventura da cominciare - ad oggi - con la Locanda come seconda casa - la magia si è sempre replicata: entri e sei benvenuto. E da qui tutto il resto, ovvero....
La cucina più linda del mondo, che è dietro ad una grande vetrata. All'inizio pensavo fosse per mostrare la maestria del cuoco e la pulizia degli ambienti, poi ho capito che la scelta è più dettata dal desiderio di guardare che da quello di far vedere, perchè questo cuoco, che ha gli occhi grandi e molto neri, assapora le reazioni dei suoi ospiti. Forse è anche per questo che ti senti come a casa, quando nonne e mamme non chiedono com'è ma ti spiano in attesa dell'inequivocabile sospiro appagato.
Il pianoforte, la poltrona e le mille piccole attenzioni che sulla tavola e tutt'intorno appaiono, sulla scia dalla padrona di casa, che sparge energia e calore come il fuoco in un camino. Ha il sorriso sempre acceso e non sapresti dire come lo sai, ma lo sai che è vero ed è anche per te.
Il menu piccolino, sei proposte ogni giorno, secondo la spesa e le stagioni: le verdure freschissime, golose di spezie e fantasia, la carne rispettata, i grani grandi del sale di Cervia, i formaggi, i salumi e i vini di piccoli posti speciali del vasto mondo. I sapori che giocano e stuzzicano e consolano, il dolce per finire, ad augurare la buona notte.
E poi quattro camere che hanno il nome delle stagioni e i colori dei sogni belli con le fate - che pare sian fatine allegre e discrete e magicamente solerti a prepararle, sempre ordinate e chiare, il bagno profumato, le lenzuola candide e tese.
Addormentarsi pregustando la torta a colazione.
Addormentarsi pregustando la torta a colazione.
Non scrivo mai dei posti e delle cose, ma questa volta mi è necessario, perchè la Locanda alla Mano è stata un desiderio esaudito e non so come smetterla di dire grazie.