Ci sono luoghi talmente affollati di ricordi che pensi non ci
sia posto per altro. Menochemai per questo passo greve, per questa fatica contratta,
impaziente, graffiata.
E gli scarponi sono lì, zitti.
E tu fai finta di non guardarli.
Ma lo zaino lo riempi, e pure la borraccia. E il Sella ti
stende davanti un cielo che sfido chiunque.
Allora tu prendi tutte quelle mani,
quelle che ti afferrano lo zaino senza sentire ragioni, quelle che ti mettono
in mano il biglietto dell’ovovia, quelle che sono già pronte a massaggiarti
prima ancora che tu ti metta in cammino e poi quelle che ti accarezzano la
testa dalle nuvole e quelle minuscole che ti fanno un mezzo ciao ammiccante e appiccicaticcio
dietro la balaustra di un passeggino e quelle che hanno disegnato case mucche
ed elicotteri proprio per te. E anche quelle che ti hanno piegato a forza
quello che di piegarsi non voleva saperne, sì. E quelle che sbucano da ogni
panchina di questa valle, con te coi codini che stampi baci sulle gote, ovvio. Ok,
prendi tutte queste mani a mucchio e le lanci verso il cielo. E vai.
Non resta che lasciarsi alle spalle la folla dei gitanti all’arrivo
della cabinovia sfoderando quello sguardo che avevi conservato nel cassetto per
chissaquale nostalgia. Che poi non c’è da andarne fieri, lo sai, arrogante che
non sei altro, ma è più forte di te. Quel modo di farsi largo un po’ sprezzante
di chi pensa che se la salita non la senti nelle gambe il panorama non sa di
niente. Come il quadretto di cioccolato se non hai sudato, peraltro.
E poi arrivi sotto l’ala delle Odle, insieme allo stormo dei
gracchi. E hai sudato abbastanza per scartare il cioccolato. E quando gli occhi
si riempiono di quello che vedi da lì, con la salita nelle gambe, allora capisci che c’è ancora posto, c’è
posto per questo e per altro. Quindi, quando Lui ti chiede, dolcemente, vuoi
una foto, tu rispondi sì. E non c’è nessun bisogno che Lui ti dica sorridi.
Mi piace !!!
RispondiElimina:-)
EliminaConosco quell'ebbrezza lieve che danno le Dolomiti. Ritorno alle mie arrampicate giovanili su al Santner, le gambe leggere e la testa anche... Hai ragione, non c'era bisogno di mettersi in posa davanti all'obiettivo della macchina fotografica.
RispondiEliminaBrava Prish! :-)
Pim
vale la pena tornare giovani - no! cosa dico?! 'restare' giovani - vero Pim?! ;-)
EliminaIl sorriso più bello del mondo, quello che ti si dipinge in faccia al volo, d'incanto!
RispondiEliminaproprio lui! :-)
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