domenica 24 luglio 2011

Rapimento


Aspetto fiduciosa i buchi azzurri fra le nuvole muscolose, come certi animali le carezze ruvide e rare di certi padroni. Passano le parole, insieme alle nuvole, che altro non c’è, in questo mia casa segreta scavata fra tegole e grondaie. Non posso vedere fronde, nè strade, né sagome di auto o tetti di altre case. Chiudo gli occhi e li riapro: potrei farlo mille volte e troverei sempre azzurro e bianco, o nero. Se inclino la testa c’è anche il giallo zabaione del muro, quello della mia casa vera. Dove ho il nome sul campanello e il postino che passa ogni giorno. Appoggiare la mano sullo zabaione ruvido è come stare a piedi nudi sulla terra. Ogni tanto lo faccio, per essere sicura di non essere stata sollevata dalle parole che passano, come da un branco di palloncini dalla coda lunga, invitante.
 

5 commenti:

  1. Passa prima o poi questo guardare e non trovare, questo tempo che s'imbriglia in un dove che non è quello giusto. Per fortuna c'è sempre uno zabaione ruvido a tenerci ancorati e a darci la conferma della casa vera.
    Non volartene via coi palloncini però!

    Buona giornata :)

    PuntoG

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  2. chissà, potrebbe essere un diversivo ... torno presto però!!
    prish

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  3. Tu voli già. Coi pensieri e le parole. Non hai bisogno di palloncini.

    Buonanotte Prishilla

    .G

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  4. .....che siano i palloncini ad aver bisogno di noi?? ;-)

    Buon WE

    Prish

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  5. Suppongo....di si :D

    Buon we prishilla

    .g

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