domenica 25 aprile 2010

Talenti

C’era un bambino l’altro giorno, che guidava la metropolitana. Seduto di traverso sul sedile, le mani ben ferme sul tubo giallo, lo sguardo nocciola fisso in avanti, i ricci sull’attenti, pronto a frenare raddrizzando le Kickers, svelto e preciso nell’aprire e chiudere le porte appoggiando il palmo alla parete, esattamente sul logo di Figurella. Aveva persino una spada d’argento infilata nella cintura, per difendere i passeggeri da borseggiatori e malviventi.

Non mi ero mai sentita così in buone mani durante il mio viaggio mattutino in metrò.  Gli ho perfino fatto ciao con la mano, scendendo, e avrei voluto dirgli che mi auguravo che facesse una brillante carriera: macchinista del treno, pilota d’aereo, comandante d’astronave, ma mi sono trattenuta, perché lo so bene che è severamente vietato parlare al conducente.

2 commenti:

  1. Che bella immagine, e come l'hai raccontata bene... l'ho davanti agli occhi...

    RispondiElimina
  2. Grazie Pim!
    Il mondo visto con piccoli occhi è qualcosa che nonostante (o forse a causa) della mia ragguardevole età continua ad affascinarmi. E qualche volta aiuta a rendere piacevoli certe noiose giornate....!!

    Prish

    RispondiElimina