lunedì 15 marzo 2010

Chi ha nascosto il direttore?


Qualcuno ha detto che il direttore d’orchestra serve forse più al pubblico per capire la musica che all’orchestra per suonarla. Se è così ci sono giorni in cui mi chiedo dove abbiano nascosto il direttore. Avrei un gran bisogno dell’aiuto della sua bacchetta per punteggiare l’armonia del mondo, e forse anche quella del mio confuso cuore. Guardare le braccia nere sollevate dalla marea della musica che sale - o sono loro che alzandosi fanno gonfiare la musica? – seguire la bacchetta che indica precisa il punto da cui sta per nascere – ora – il movimento nuovo, trattenere il fiato - e le attese -  sotto al palmo aperto di un pianissimo. Affidarmi alle code solenni del frac che seguono, o guidano, l’armonia. Direttore, dove sei?


9 commenti:

  1. Magari è un direttore un po' strano, che prima appare e poi si nasconde ;-)
    Buona settimana!

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  2. Visto che ci sono, una segnalazione pubblicitaria :-) 
    Ho scritto un post su come pensieri simili sono stati sviluppati dalla filosofia greca: Dal caos al cosmo

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  3. E se invece l'avessero rapito?? ;-)

    Ciao Gino, a presto

    Prish

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  4. Salve, Prishilla

    Il direttore c'è (i direttori ci sono, questo è un mondo pieno di direttori), e dirige controtempo - come Beethoven ormai sordo che dirige la Nona.  Beethoven però se ne rese conto e smise di dirigere.

    Pasquale Misuraca
    www.pasqualemisuraca.com

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  5. Di Beethoven ce n'è uno solo!

    Ciao Pasquale, buona serata

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  6. E se a dirigire fosse Beethoven il San Bernardo?
    Mondo cane...

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  7. Dici che è per questo che se ne sta nascosto??

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  8. Riporto un brano di Sant'Atanasio.
    Prima però un'osservazione: l'aggettivo “immobile” credo derivi dal concetto aristotelico di “motore immobile” e mi sembra poco compatibile con l'idea cristiana di Logos: Figlio di Dio che si è fatto uomo, è nato, vissuto e morto da uomo.
    Un saluto


    Dal «Discorso contro i pagani» di sant'Atanasio, vescovo
    (Nn. 42-43; PG 25, 83-87)
    Tutte le cose per mezzo del verbo formano un'armonia divina
    Non esiste alcuna creatura, e nulla accade, che non sia stato fatto e che non abbia consistenza nel Verbo e per mezzo del Verbo, come insegna san Giovanni: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e nulla è stato fatto senza di lui (cfr Gv 1, 1).
    Come infatti il musicista, con la cetra bene intonata, per mezzo di suoni gravi e acuti, abilmente combinati, crea un'armonia, così la Sapienza di Dio, tenendo nelle sue mani il mondo intero come una cetra, unì le cose dell'etere con quelle della terra e le cose celesti con quelle dell'etere, armonizzò le singole parti con il tutto, e creò con un cenno della sua volontà un solo mondo e un solo ordine del mondo, una vera meraviglia di bellezza. Lo stesso Verbo di Dio, che rimane immobile presso il Padre, muove tutte le cose rispettando la loro propria natura, e il beneplacito del Padre.
    Ogni realtà, secondo la propria essenza, ha vita e consistenza in lui, e tutte le cose per mezzo del Verbo costituiscono una divina armonia.
    Perché poi una cosa tanto sublime possa essere in qualche modo capita, prendiamo l'immagine di un immenso coro. In un coro composto di molti uomini, bambini, donne, vecchi e adolescenti, sotto la direzione di un solo maestro, ciascuno canta secondo la propria costituzione e capacità, l'uomo come uomo, il bambino come bambino, il vecchio come vecchio, l'adolescente come adolescente, tuttavia costituiscono insieme una sola armonia. Altro esempio. La nostra anima muove nello stesso tempo i sensi secondo la peculiarità di ciascuno di essi, così che, alla presenza di qualche cosa, sono mossi tutti simultaneamente, per cui l'occhio vede, l'orecchio ascolta, la mano tocca, il naso odora, la lingua gusta e spesso anche le altre membra del corpo operano, per esempio i piedi camminano. Se consideriamo il mondo in modo intelligente constateremo che nel mondo avviene la stessa cosa.
    A un solo cenno della volontà del Verbo di Dio, tutte le cose furono così bene organizzate, che ciascuna opera ciò che le è proprio per natura e tutte insieme si muovono in un ordine perfetto.

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  9. Se davvero quella fosse stata l'allusione, meno male che lo hanno nascosto; e che ce lo tengano.

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