Qualsiasi storia ben raccontata è avvincente. Qualsiasi partita, qualsiasi incontro, match, combattimento o guerra, qualsiasi corsa, qualsiasi discesa, sulla neve o sulle rapide o agli inferi. Qualsiasi persona, ben raccontata, è avvincente. Qualsiasi popolo, folla o famiglia, qualsiasi fuga, o ritorno, o bugia, qualsiasi giornata, qualsiasi passeggiata, qualsiasi risveglio.
C’è in questo pensiero la gratitudine per ogni storia ben raccontata che mi ha avvinto e mi avvincerà ed il rammarico per quelle storie che se ne prendono il largo non narrate, come acqua in cui nessuno ha immerso le mani o ha lasciato giocare gli alluci.
con un grazie a Lui, che come nessun altro sa raccontare appassionanti storie di qualsiasi sport... :-)
RispondiEliminaRaccontare qualcosa vuol dire non farla morire........:)
RispondiEliminastavo giusto pensando di riprendere il guizzo con una scena di scazzottata :-)
RispondiEliminaAl limite: il nostro benessere è frutto di una storia, quella della nostra esistenza attuale, in cui ci riconosciamo. E ogni disagio psicologico può essere ricondotto invece ad una storia che non sa narrarsi...
RispondiEliminaCiao Prishilla, buon pomeriggio.
*Irene, che rammarico per le storie lasciate morire...!!!
RispondiElimina*Dai Biz, una bella scazzotata non ha mai fatto male a nessuno ;-)
*Pensiero profondo Pim.... E magari c'entra anche il fatto che siccome non sappiamo narrarle non sappiamo "abbandonare" del tutto emotivamente le strade possibili della nostra esistenza che non abbiamo percorso. .. mah...
Ciao e grazie!
Prish
chi è "Lui"?
RispondiEliminagiac
"quello" per amore del quale mi sorbisco perfino la boxe ;-)
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