lunedì 27 luglio 2009

Domenica mattina, d'estate

Affondare in una fiaba. Specchiarmi nella magica pozione che cura tutte le ferite e riconoscere la bambina che ha attraversato l’armadio (mi ricordi qualcuno, tu). Arrendermi all’attacco della piccola spada di un topo coraggioso e lasciare campo libero, senza più remora alcuna, ad un nano dalla barba rossa e alla sua completa fedeltà al destino. Chinare il capo e le ginocchia davanti all'immensa criniera di un leone e all’infinita potente bontà.  


Partire, su veliero o su drago. Chiudere gli occhi. Paese delle meraviglie, arrivo.

5 commenti:

  1. Soffice questa storia, sospesa tra favola e realtà...come i sogni a occhi aperti!

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  2. M'arrendo pure io - anche se in tasca porto sempre il coltellino (da quando avevo sei anni)


    www.fulminiesaette.it

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  3. un bell'augurio, per l'estate


    che succeda a tutti!


    (infatti, la parola che devo scrivere perché il commento sia accettato è din, come un campanellino, da fiaba anche questo, cfr. peter pan)


    buona estate


    Mont

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  4. *Ciao Irene.... Soffice... che parola adatta (e bella!): grazie!


    *Ciao Pasquale, in questa fiaba il coltellino sarà provvidenziale... soprattutto perchè viene direttamente dai tuoi 6 anni!!


    *Grazie Mont.. allora l'augurio di un'estate favolosa (a te e a Peter Pan!)

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  5. Raccontaci delle meraviglie che hai provato.

    Presto.

    A presto.


    Pim

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