Quel giorno che il ladro non trovò le sue scarpe e fu costretto ad andarsene a casa con quelle del poliziotto, infilandole aveva pensato “che scomode, che rigide” e di malavoglia e con passo forzato si era incamminato.
Giunto al punto in cui era solito tagliare per il prato per accorciare il cammino si era detto però: “è proprio un peccato sporcare queste scarpe così lucide” e, malgrado si sentisse un po’ preoccupato per il caldo e la stanchezza supplementare che avrebbe dovuto sopportare, aveva proseguito lungo la strada asfaltata. Ma, causa appunto il caldo e la stanchezza non se la sentì proprio di arrivare al solito bar e si fermò lungo la strada per l’abituale bicchiere di vino.
Entrò con passo sostenuto nel caffè e i tacchi delle scarpe risuonarono autorevoli fra i tavolini. Dietro al bancone una ragazza dalle guance giovani e dalla vita sottile che stava asciugando bicchieri si affrettò a salutare, e fu con una certa soggezione che disse: “buongiorno signore, sono subito da lei” e dopo poco, premurosa: “mi dica, cosa posso servirle?”.
E quella frase suonò talmente nuova alle orecchie dal ladro, che per tutta la vita aveva detto “il solito” al solito barista, che per un attimo si guardò le scarpe e pensò: “quasi quasi non le restituisco”.
Ma seppure si trattasse di un ladro aveva pur sempre indosso le scarpe di un poliziotto: dunque, le restituì.
E poi dicono che l'abito non fa il monaco....
RispondiEliminaE' carino anche quel modo di dire inglese che si traduce come "se fossi nei tuoi panni", e che dice proprio "in your shoes"..
Grazie per gli apprezzamenti che mi lasci sempre, leggerti è un piacere :*
...Il "solito" mi ricorda qualcosa...
RispondiElimina:))
Irene
- In your shoes, appunto!!
RispondiEliminaCiao Agnes :)
- Dici Irene? ma tu hai senz'altro le guance giovani! ;)
Cara Prishilla, Le Monde è peggio della Stampa!
RispondiEliminadragor (journal intime)
mi piacciono queste prospettive dal punto di vista delle scarpe...
RispondiEliminami piace moltissimo
RispondiEliminacose come: guance giovani e la vita sottile, due tratti che ti fanno immaginare
imperativo categorico: continuare
Mont
Chissà se i piedipatti portano il plantare anatomico...
RispondiEliminaCiao kinkob, in your shoes, appunto...!
RispondiEliminaAh ah ah! Bellissima Pim, quasi quasi glielo chiedo... :)
RispondiEliminaMont, grazie come sempre per l'attenta lettura e per l'incoraggiamento...
RispondiEliminaOps, ho appena comprato delle scarpe che assomigliano parecchio a quelle dei pagliacci...
RispondiEliminacomunque il racconto è veramente piacevole.