Ho rovistato, fino a sentirmi l'ugola e la testa bruciare come graffiate da artigli affannosi. Non le ho trovate, le parole. Solo carta straccia ed echi. Finchè mi sono quetata, sotto gli archi colmi d'organo della cripta, nel rimbalzare delle formule sempre uguali, nel riverbero di un fuoco e di un camino. E mi sono ricordata che non puoi sciogliere un nodo tirando. Meno che mai se ce l'hai in gola.
E mi sono ricordata che non puoi sciogliere un nodo tirando. Meno che mai se c'è l'hai in gola.
RispondiEliminaBellissimo come te!
Saggezza antica!
EliminaGrazie :-)
il calore del fuoco scioglie i nodi come fossero di cera, anche quelli alla gola :)
RispondiEliminamassimolegnani
cera....c'era, il nodo. a volte il fuoco è un apostrofo ;-)
Eliminagrazie per questo gioco, e per questo pensiero
prish
Talvolta bisogna proprio riprendere fiato, per dare voce alle parole ;)
RispondiEliminaProprio! Un abbraccio Irene
EliminaIl nodo si scioglie solo impostando la voce e lasciando andare le corde. ;)
RispondiEliminaImpostando la voce?! sono perduta allora ;-)
Eliminaun abbraccio
Prish
e come sempre , adesso il nodo in gola ce l'ho io ....Sa
RispondiEliminaNon tirare!!!
EliminaTVB, Prish