Ammettiamolo, le persone speciali ci sono. Persone che fanno il loro
lavoro quiete, che crescono figli felici. Persone che sorridono e cantano nelle
difficoltà, che piangono calde lacrime torrenziali e poi le asciugano, che a
volte sanno lasciarsi cadere. Poi avanti, un passo dopo l'altro, questa è la strada.
Ci sono persone speciali che non abitano
il palcoscenico, che abitano alla porta accanto; alcune hanno perfino il mio stesso modo di ridere, che il sangue non mente.
Ammettiamolo, le persone speciali a volte vengono a riposare un attimo sulle nostre poltrone e ci si sente un po' sciocchi
a non avere altro che un sacchetto di biscotti da offrire al loro zaino. Cosa vuoi che sia. Eppure, io vorrei averli pronti, caldi di forno. Quindi mi auguro che certi giorni, non si sa come, un soffio di vento fra gli stipiti
mi faccia venire voglia di rompere le uova e pesare lo zucchero.
Bellissimo dall'assunto iniziale che condivido: le persone speciali sono quelle normali che agiscono in silenzio. E poi mi piace molto questa vicinanza, questo tuo sentirle in casa, il volerle accoglierle meglio.
RispondiEliminaSi', rompi le uova la prossima volta.
ml
un po' troppo spesso, a dire il vero, le rompo nel paniere... ;-)
Eliminagrazie. a presto, prish
Le tue parole sono biscotti caldi e profumati che estrai dal forno e offri a noi lettori da molto tempo. La tua poltrona confortevole ci accoglie e ci invita a restare. In questi pomeriggi soleggiati di primo autunno, una tazza di tè riscalda le mani e il cuore.
RispondiEliminaGrazie Prish.
Pim
Grazie Pim, non avresti potuto farmi un complimento più bello.
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