lunedì 15 settembre 2014

Senza staccare la penna

Davvero ci sarà un giorno in cui nessuno scriverà più con la penna e la matita, tracciando segni, con la propria mano, sulla carta? Perfino io, che istintivamente risponderei ma và a questa domanda, mi accorgo che sempre più spesso la lista della spesa la scrivo sul telefono, che quando dico aspetta che me lo segno la mia mano nella borsa non sta cercando la penna, che vado alle riunioni senza il blocco degli appunti e che se dico mi metto un memo non intendo quasi mai un post it. Eccetera. E se capita a me, irrimediabilmente innamorata del gesto dello scrivere, che snocciolando le parole dalle dita alla carta ritrovo la quiete come certuni coi grani del rosario... A me, dico, che ho passato tutti gli esami della mia vita grazie alla manuale trascrizione e ritrascrizione dei concetti, che di rileggere e di ripetere non ne ho mai voluto sapere e sono andata per anni sostenendo di avere la memoria grafica... Se capita a me, insomma, credemi se dico che il segno non è da sottovalutare. E se ci penso, se penso davvero che questo giorno verrà, mi viene un gran desiderio di vivere fino ad allora, per allestire un gran tavolo di legno forte e soave, riempirlo di penne di ogni tipo, matite e temperini, di carta di ogni grammatura e di ogni sfumatura di bianco e di crema. Anche un sottomano di pelle, ecco, che sognare per sognare, l'avarizia può crepare. Lo metterei in un salone con grandi finestre, questo tavolo, o sotto il portico, d'estate. Per la sera una lampada rotonda,  che illumini solo il foglio e intorno buio. Inviterei i bambini a provare,  e sarebbero tutti timidi, all'inizio. Alcuni però continuerebbero a tornare.

8 commenti:

  1. Già, sono in via di estinzione Prish, carta e penna.
    Però io esorcizzo il dramma con una passione smodata...accumulo quaderni, penne, notes che scelgo con cura e allegria. Oh certo li uso meno di prima ma sono qui, accanto a me, come copertine di Linus. Calde e pronte :)

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  2. Resto un amanuense anche in tempi di scrittura elettronica, Prish: appunti, idee, racconti, numeri telefonici e lista della spesa. Spesso uso la matita, facile da cancellare con un colpo di gomma, altrimenti una penna biro rigorosamente nera. Mi sono costruito una piccola fama in quanto a grafia, incomprensibile, talvolta anche a me stesso. Pc e tablet mi sono indispensabili, naturalmente, però mi rendo conto che, quando li uso, penso in maniera diversa: più cognitiva e meno emotiva, ecco. Per questo motivo un grande tavolo l'ho già, in uno studio sufficientemente luminoso, provvisto di sottomano e cestino per la carta. Ad esso non rinuncerò mai.

    Pim

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  3. Bella la copertina di Linus e la matita di Pim. Confesso che sospettavo cose simili, di voi ;-)
    Prish

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  4. in inconsapevole controtendenza, ho ripreso a scrivere su foglietti volanti, spunti, appunti, numeri di telefono, messaggi da appuntare sul frigo.
    sarò l'ultimo degli scrivani?
    :-)
    ml

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    1. ripreso significa che avevi smesso? sarebbe così bella, la nostalgia silente che va a ripescare fogli e penne!

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  5. Si, scrivevo direttamente a tastiera!

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  6. Per ora, mia figlia è ancora una piccola amanuense... e farò il possibile per mantenere viva la sua curiosità, comprandole quei miliardi di penne e matite colorate che sognavo io da piccola!

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