martedì 18 marzo 2014

Dedicato alle mamme, e un po' anche ai papà

'Al corso di scienze la signorina Williams ci fece firmare un contratto che ci vincolava a fare del nostro meglio. Quello che nelle intenzioni della signorina Williams avrebbe dovuto essere un sistema geniale per motivarci, per me fu come una condanna a morte. Esaminai attentamente il contratto, rimpiangendo di non essere già un avvocato per riuscire a trovare qualche scappatoia. Tutte le mattine, col contratto nello zaino, salivo sul pulmino della scuola come se andassi ai lavori forzati. Poco dopo, il pulmino passava davanti a una casa di riposo. Io premevo la faccia contro il vetro e invidiavo quei vecchi seduti nelle loro sedie a dondolo, liberi di guardare la tv e leggere tutto il giorno.
Quando lo riferii a mia madre, lei rispose a voce molto bassa: 'Sali in macchina'.
Mentre giravamo per Manhasset con la T-Bird, mia madre mi disse che dovevo smettere di angosciarmi. 'Fa solo del tuo meglio tesoro'.
'E' esattamente quello che dice il contratto della signorina Williams' piagnucolai. 'Come faccio a sapere qual è il mio meglio?'
'Il tuo meglio è quel che riesci a fare tranquillamente senza farti venire un esaurimento nervoso.'
 
(J.R. Moehringer, Il bar delle grandi speranze)

7 commenti:

  1. Con parole meno poetiche ma ugualmente efficaci - rubate a Winnicot -: fare le cose sufficientemente bene. Senza smanie di perfezione, senza la pretesa di raggiungere l'eccellenza. Meglio essere realisti...
    Pim

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  2. (Winnicott, due 't', naturalmente.)

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  3. Bello che fra i tanti possibili tu abbia citato proprio Winnicott (con due T!).... poichè ciò che muove questo post è nel suo titolo ;-)
    Prish

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  4. Gia, sembra semplice non fare pressione sui figli, ma quanti ci riescono?
    ciao
    ml

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    1. Già...e non sono tanti nemmeno i figli che non fanno pressione sui genitori, consapevolmente/volontariamente o meno...
      Ciao!

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  5. Io dissento; per me l'asticella è un po' più in là.
    "Tranquillamente" e "meglio" proprio non vanno d'accordo.
    Il concetto che a me piace è quello della "sana tensione".
    Con un bambino non è facile trasmettere né uno, né l'altro; non è che mettendo l'asticella più in basso ci possiamo sentire noi più tranquilli di non averli messi sotto pressione.
    Tanto in ogni caso questa è una di quelle cose che apprendono dall'esempio dei genitori, senza che nemmeno questi se ne rendano conto.

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    1. 'Tranquillamente' è come 'sana', c'è una misura diversa per ciascuno di noi e per ognuno di noi in momenti diversi della nostra vita.
      Il punto, secondo me, è 'senza farsi venire un esaurimento nervoso'. Imparare a conoscersi e insegnare a conoscersi, imparare ad essere (restare, diventare....) 'sani' e insegnare a farlo, imparare e insegnare che l'asticella è nelle nostre mani, sempre e solo nelle nostre mani. Per quel che vale, credo che questa sia la semplice idea che mi ha fatto venir voglia di condividere questa citazione.
      Buona settimana, cara Anonima :-)

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