lunedì 10 giugno 2013

Di zucchero, di tulle, di nuvole e farfalle.


Come farfalle azzurre, riempiono il prato. Un pasticcino, un bicchiere, un bambino che tira la gonna – finalmente estiva – posso andare sull’altalena, chiedilo al papà; un altro si improvvisa prestigiatore incantando la bisnonna col mazzo da briscola e aggiudicandosi un altro bignè.  
Ci sono tutte le età su questo prato, legate con nastri di raso – bianco e azzurro, per l’occasione. Ci sono parole di mandorle e zucchero, mescolate all’eleganza festosa e leggera che tutto, su questo prato, suggerisce. Parole che vanno a segno senza rumore, come farfalle.
Le giacche ormai tolte, i capelli liberati,  la cupola solenne sotto alla quale avevano pregato - una famiglia intorno ad un altare, un sacerdote senza microfono, una veste bianca piccolissima e una candela e l’olio profumato- è  sfumata in un cielo rotondo. C’è una grande nuvola, a riparare dal sole. Naturalmente ha i baffi, e non è sola.

3 commenti:

  1. Hai dipinto con tocchi lievi di pennello un'atmosfera lieve d'altri tempi, come un quadro di Monet. O forse Tata Matilda, chissà...

    Pim

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  2. Hai dipinto con tocchi morbidi di pennello un'atmosfera lieve d'altri tempi, come un quadro di Monet. O forse Tata Matilda, chissà...

    Pim

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    1. decisamente tata matilda!!

      grazie pim, buona settimana

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