Stuzzicata e lusingata da un nonno che si appresta a - SSTH,
Prishilla!! – va bè, insomma, avrete capito, il punto è che l’altra sera mi son chiesta
cosa vorrebbe sentirsi dire un bimbo che, dopo la lunga cena e le briciole del
pandoro, sentisse uno scampanellio e trovasse seduto, sulla vecchia poltrona
della camera in fondo al corridoio, il signore dalla barba bianca e dal vestito
rosso.
Cosa vorrebbe sentirsi dire, una volta seduto sulle sue ginocchia,
vibrante di emozione? Vorrebbe sentir parlare di renne, folletti e stelle?
Forse, un poco. Vorrebbe sentire che la sua letterina è stata gradita? Può
darsi, se fosse un bimbo attento alle parole e bisognoso di lodi come certe
persone che conosco. Ma io credo che, più di tutto, quel bimbo vorrebbe sapere
se davvero quegli occhi azzurri possono leggere i suoi sogni. Perché di Babbi
Natale sono pieni i corridoi di tutti i centri commerciali: se sei quello vero,
fatti riconoscere.
Come ti chiami? – Prishilla
– Oh oh oh, Prishilla. Quella
che non può dormire se non ha letto una fiaba. Sei cresciuta. Hai tanti
desideri, quest’anno. Ma sei stata brava? – Sìsì. Cioè, insomma. – Ecco, insomma mi sembra più giusto. Dunque,
dunque vediamo. Mi sembrava che ci fosse qualcosa per te, sulla slitta. Vuoi
vedere che mi son sbagliato?
Un po’ di suspence ci vuole, sempre.
Un po’ di suspence ci vuole, sempre.
Ah no, ecco qua. I
folletti han lavorato per te, Prishilla, fai tesoro di questi giochi, son
preziosi.
Ecco sì, perché non vale se Babbo Natale dice: figurati,
cara, giusto un pensierino. Magari ti vien pure il sospetto che abbia riciclato
qualche trabiccolo dell’anno scorso. I bimbi vogliono sentirsi dire che dietro
un regalo c’è un folletto che ha martellato e girato viti e attaccato braccia e
gambe e capelli e che tutto questo è stato fatto per lui.
Dunque: fai tesoro di questi giochi, perché son desideri
avverati, oltre che bambole e videogame.
E poi vorrei, vorrei, vorrei … ecco: vorrei che Babbo Natale
mi salutasse chiamandomi per nome e seminando solo per me una traccia di
fiducia.
Ciao Prishilla,
aspetto la tua lettera, l’anno prossimo. Scrivimi cose belle, e fai la
brava. Soprattutto, mi raccomando, non
dir bugie e stai un po’ zitta,
qualche volta.
L’anno prossimo. Cose belle. Potrò essere brava. Lo dice
lui. Lui che senza le nostre letterine sarebbe solo il testimonial più
famoso del secolo.
Nelle tue parole c'è la polvere di stelle che lustrava il natale della mia infanzia. Poco importa che fosse Gesù Bambino l'autore dei doni: la meraviglia di fronte a una pista Polistil o al proiettore Festacolor sono ricordi che restano impressi nella memoria, dolci come cioccolato fondente. Perché erano - come dici - desideri che si avveravano d'incanto, e in quel tempo magico sembrava che la vita potesse essere davvero così: un sogno ad occhi aperti in cui esistono ricompense. Valeva la pena allora promettere di essere più buoni - anche se non ci si credeva poi mica tanto...
RispondiEliminaUn abbraccio "vero".
Pim
Oh Pim, magari: sarebbe il mio sogno saper ricreare la polvere di stelle con le parole!
EliminaLa pista Polistil.... che ricordi... e poi, sì, valeva la pena promettere, allora, e mi piace pensare che valga la pena anche oggi, almeno per quei bimbi che hanno la fortuna di essere circondati dalla polvere di stelle. Che poi, scusa, non eri tu che un tempo sostenevi che l'importante fosse 'aspirare a....'? ;-)
Un abbraccio e molti auguri 'veri' anche a te
Prish
Aspirare a... Hai ragione, il più delle volte dimentico ciò che dico - devi capire, ho l'età di una pista Polistil e funziono più o meno allo stesso modo, un po' sì e un po' no...
RispondiEliminaLa pista Polistil è una garanzia, riparte sempre alla grande!! ;-)
Eliminatanti auguri Prish (e continua a scrivere, per favore)
RispondiEliminanon riesco a smettere... :-)
Eliminagrazie Guido, tanti tanti auguri anche a te
Passare di qui e' sempre un piacere. Il piu' delle volte non lascio traccia, perche' il tempo e' il mio nemico numero uno.
RispondiEliminaPero' non mi impedisce di approdare qui, seppur di corsa, e di abbandonarmi alla lettura.
Sottoscrivo anch'io l'appello di Guido "Continua a scrivere, per favore".
Buon Natale, Prish.
Elena
Grazie Elena, grazie davvero. Una cosa è certa: c'è sempre una tazza di te qui, per te. :-)
EliminaTanti auguri, Prish
Un po' di "delizia natalizia", che bello!
RispondiEliminaBuone feste cara Prish
Irene
Grazie Irene, auguri di un fantastico 2013!
EliminaGrazie Prish...magico e dolce 2013 anche a te!
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