Non rimane, talvolta, che mandare le parole a giocare in
cortile. Forza, andate fuori a giocare, che non è posto per voi qui: lasciateci
tranquilli a finir di mangiare. Perché è sicuro che se restano, con una
pallonata, una spinta o una corsa finiscono
per fare un guaio. E non crediate – io non ci casco più – che solo perché ti
dicono tranquilla, son le stoviglie di tutti i giorni, sia proprio vero che poi
basti un colpo di paletta per metter tutto in pattumiera e avanti come se
niente fosse. Fossero pure i bicchieri di carta, certe volte è meglio mandar le
parole a giocare in cortile, perché di sicuro va a finire che se restano
rovesciano il vino rosso su qualche vestito nuovo.
Ed è ecco che ci ero riuscita, a mandarle in cortile, ero lì
che sorridevo muta e composta e ...bang: il pallone entra dalla finestra dritto
sulla tavola.
Devo farmene una ragione, l’unica è lasciarle a casa.
Conoscete una word-sitter?
Sono un'ottima word-sitter...Quando si tratta delle parole degli altri.
RispondiEliminaTi mando il CV?
Sei assunta sulla parola (ehm). Lo so bene che con le parole ci sai fare ;-)
Eliminati aspetto!!!
Prish
Sarà l'ottundimento senile, o forse una sopraggiunta pigrizia, ma con il passar del tempo le mie parole restano sempre più volentieri in cortile. Ciò non significa che ogni tanto non facciano l'effetto della pallonata che mette sottosopra la tavola apparecchiata (la metafora mi piace assai)... Diciamo che preferisco fare più spesso come mia nonna, che levava gli occhi al cielo e si limitava ad eslamare: ommisignùr...
RispondiEliminaEcco, questo è un altro problema: quando ti sgoli a chiamarle dalla finestra (tipo 'è pronto a tavolaaaa!!') e loro ti ignorano. Anche questo andrebbe approfondito, ma per ora mi affido alla saggezza della tua nonna e mi unisco al suo 'ommisignur'!!
EliminaIo ho una tata fantastica... ma temo che sia più abile con biberon, pannolini e ciucci, anche se le piacciono molto le filastrocche.... E' straniera, e a volte insegna a me e ai miei figli qualche modo di dire o qualche gesto nuovo... ora che ci penso: potrebbe essere formidabile anche con le parole: le considererebbe con un rispetto ed un riguardo che, a volte, noi assuefatti all'uso quotidiano e a volte all'abuso, non abbiamo più...
RispondiEliminaBuona giornata!
Che bello! Potrebbe essere una gran buona idea guardare alle parole coi suo occhi .... Facciamo un SOS Tata per le parole?? ;-)
Eliminabuona giornata anche a te!
prish
Quando le parole non arrivano, o arrivano troppo tardi. Vero. I francesi lo chiamano esprit de l'escalier, lo spirito della scala, quando la battuta buona ti viene in mente troppo tardi. La metafora suggerisce sviluppi narrativi...
RispondiEliminaBuona giornata Prish.
Pim
Eliminal'esprit de l'escalier, mi sembra di aver letto qualcosa di recente a questo proposito. Io odio quando la battuta mi viene a scoppio ritardato (e, ehm, è piuttosto frequente). Certo però che il blog è un ottimo posto per raccogliere le parole ritardatarie.... :-)
buon fine settimana pim, a presto!
prish
Prish....se ne trovi una per favore fammelo sapere, ne ho urgente bisogno anch'io ;)
RispondiEliminaIrene
sono rarissime!!
EliminaPenso di avere anche io l'ottundimento senile, come Pim. Però dal cortile, prima o poi, la pallonata arriva, spacacndo anche un vetro, magari. E tutti quei pezzi, finisce che si ricongiunghino su un foglio di carta, come vermetti neri. E allora, tanto valeva farle giocare in salotto. Più che una word-sitter, per quanto mi riguarda, cerco un fornitore di Valeriana. Per dargli pacatezza e mitigare l'irruenza. Un abbraccio Prish :)
RispondiEliminaPuntoG
se funziona potrei pensare ad una piantagione sul terrazzo! ;-)
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