lunedì 5 settembre 2011

Il contrario di paura


É stato guardando morire una candela, nella nicchia di una chiesa.


Era una di quelle chiese in cui sembra che entrino solo i turisti per riposare un attimo all'ombra, eppure ci sono tutte quelle candele che brillano nelle nicchie, appoggiate su un dito di acqua, e viene da chiedersi chi le avrà accese, e quale tenebra o gratitudine avrà avuto nell'animo, chissà.


Ero molto vicina a te, pur senza sfiorarti ( 'come solo un marito ed una moglie', mi sono accorta di aver pensato) ed eravamo, semplicemente, in un nudo silenzio. Le parole sarebbero venute, poi: io sentivo la tua certezza e tu la mia e non avevamo, quindi, nessuna fretta di rivestirlo.


Abbiamo guardato morire una candela, nella nicchia di una chiesa, ed é stato lì  che ho capito che il contrario di paura é fiducia.

 

14 commenti:

  1. La paura nasce come meccanismo di difesa dal sentimento di dipendenza che proviamo nei confronti della persona amata: quando affidiamo la nostra vita a un altro, non possiamo che provare paura. La fiducia deriva invece dal superamento di questa, dall'accettazione dei propri limiti, è frutto di una elaborazione profonda, matura. E dalla fiducia si sviluppa la gratitudine (bellissima parola, mi piacerebbe scriverci su qualcosa), che implica il riconoscimento dell'altro.

    Bellissimo post, cara Prishilla. Ammiro molto le tue capacità introspettive.
    Un abbraccio.
    Pim

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  2. Sì, scrivi qualcosa sulla gratitudine: qualcosa mi dice che sarà intenso e originale ;-)

    Il meccanismo fiducia vs paura credo che funzioni anche in termini più generali, nei confronti della vita, del futuro. Questo mi ha fatto che pensare che un altro modo di dire fiducia è fede... Ma il discorso diventa lungo e complesso. Certo troppo per un commento, forse troppo anche per un blog!

    Grazie Pim, a presto

    Prish

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  3. Fiducia, fede... la radice è la stessa.
    A presto.

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  4. Il contrario della paura non è il desiderio? Cioè, la paura è qualcosa di non del tutto razionale. Volendo, nemmeno la fiducia lo è; si, lo penso anch'io. Però, non è del tutto razionale in modo diverso dalla paura.
    Direi che il contrario della fiducia non è la paura, ma un atteggiamento scettico, appunto sfiduciato.
    (insomma rompo le balle! :-)

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  5. Ciao Biz! fa sempre piacere quando passi un po' di qua a rompere...:-)

    Dunque, vediamo. Desiderio e paura secondo me possono tranquillamente coesistere (anzi, potrei perfino azzardarmi a dire che spesso coesistono). Il desiderio di attraversare il corridoio buio e la paura di  farlo. Brr, eccitante. Quindi non sono uno il contrario dell'altro.

    Il contrario di fiducia. Sì, effettivamente è sfiducia, scetticismo. Ma non è che questi sentimenti nascono dalla paura? Boh ...
    Perchè se penso cos'è che ci fa attraversare un corridoio buio senza provare paura (attezione, non affrontando la paura che proviamo ma proprio senza provare alcuna paura) è la piena fiducia nel fatto che il buio non nasconda nulla e che arriveremo dall'altra parte indenni.

    No?

    Prish

    p.s, e adesso vado a vedere se oltre a rompere hai dato qualche pennellata al tuo blog...

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  6. Ottimo ragionamento Prish. Però non direi che la scetticismo nasce dalla paura. La sfiducia mi pare un atteggiamento mentale, la paura no, non esclusivamente. Come tu noti, si può attraversare il corridoio pur avendo paura, se si ha fiducia.
    Chi è sfiduciato non attraversa il corridoio a prescindere dalla paura di non riuscirci. Parte dal presupposto di non potercela fare, che non è paura, è solo una posizione mentale.
    Non so, però mi confondo, non riesco a vedere chiaro in questi termini.
    Forse è un difetto della lingua o del nostro uso di essa, per cui non riusciamo a trovare parole sufficientemente precise per certe definizioni

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  7. Hai perfettamente ragione Biz. Per questo, forse, abbiamo bisogno di metafore, e di racconti, per esprimerci.  E per questo, forse, scrivere e comunicare il nostro pensiero è un'attività affascinante...

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  8. Notevole il racconto e notevoli i commenti. Grazie.

    Pasquale Misuraca

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  9. Per me il contrario di paura è agio; io vedo questo termine come qualcosa di temporalmente limitato. Pertanto fiducia, per sua natura termine più ampio, a mio parere non può essere il contrario di paura.

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  10. Grazie a te Pasquale. Per te qual è il contrario di paura? ... ;-)

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  11. La fiducia è più a lungo termine della paura? Più che uno stato di fatto per me è un auspicio, comunque può essere, sì.
    Agio, invece, per me è uno stato troppo superficiale per essere messo al pari di un sentimento che condiziona il nostro comportamento e le nostre scelte come può farlo, a volte, la paura.

    No?

    Grazie e a presto, Prish

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  12. Prishilla (buon giorno), per me il contrario della paura è la lietezza.

    Pasquale

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  13. Che bella parola. In un primo momento mi richiama, banalmente, più la tristezza che la paura. Ma poi spunta un accezione diversa e più profonda, che seppure non credo mi appartenga completamente ... mi da fiducia!
    grazie

    prish

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