martedì 28 giugno 2011

Raggomitolata


Ho le parole raggomitolate. Scrivo e cancello, scrivo e cancello. Usassi ancora la gomma e la matita avrei fatto il buco nel foglio. Ecco magari sarebbe meglio, cosi potrei guardarci dentro, al buco, e forse ci troverei il bandolo del gomitolo. O forse ci vedrei un mondo in cui esistono cose come persone che sanno riparare i cuori malati e famiglie che sanno abbracciarsi senza clamore nelle cose di ogni giorno, qualsiasi giorno sia. Che poi alla fine non si sa cosa sia più miracoloso. Senza offesa per il cardiochirurgo. Ecco, visto come mi si raggomitolano le parole? Tanto più che avrei voluto scrivere un post di poche parole semplici, che potesse essere letto, perfino ad alta voce, anche da qualcuno che fosse un po' affaticato. E invece guarda qui che guazzabuglio. Non si capisce niente. Mi arrendo: quel mondo, quello delle persone che riparano i cuori malati e delle famiglie che si abbracciano senza clamore, non può essere raccontato, o quantomeno non da una dilettante delle parole come me. Ho deciso che faccio il buco nel foglio e vado a guardarlo un altro po'.

4 commenti:

  1. Ti leggo da molto e di te mi sono fatta l'idea che il bandolo del gomitolo riesci sempre a trovarlo. Probabilmente e semplicemente perchè sei capace di guardare, e vedere, attraverso il buco del foglio (e) della vita. Che meraviglia " persone che sanno riparare i cuori malati e famiglie che sanno abbracciarsi....qualsiasi giorno sia". Non è mai il caso nelle nostre vite, se si inciampa in cose così speciali è solo" perchè lo siamo anche noi. Speciali intendo :)

    Buona sbirciata Prishilla

    PuntoG

    RispondiElimina
  2. Ciao Punto G,
    hai sempre parole delicate e gentili. E speciali. Grazie!

    Il buco del foglio (e) della vita. Mi fai pensare che forse chi non cancella mai, non può guardare in questo buco. Ed è un peccato. A noi che cancelliamo, allora, e che abbiamo voglia di guardare oltre. ;-)

    Prish

    RispondiElimina
  3. Scrivo anch'io a matita, da senpre. Conservo ancora agende che risalgono ai primi anni '80 piene di poesie e cancellature (mica c'era Word!).
    Sarà anche un'abitudine desueta, però - vero - con la matita puoi fare un buco nel foglio e, come un buffo detective, osservare il mondo. Cosa assolutamente necessaria se vuoi scriverne.

    Ciao Prish, a presto. Pim

    RispondiElimina