lunedì 2 maggio 2011

Imparare


Nuota con le braccia, straccia il suo record un giorno si e un giorno no e chi l'ha vista dice che in acqua sembra una sirena. Obiettivo: olimpiadi.   

G. ha sedici anni e un giorno ha fatto un salto che le ha cambiato la vita, dal trampolino non salta più e la sua sedia è diventata quella con le ruote. Lei ha accettato la sfida e si é caricata le gambe in spalla.
Perciò G. ha imparato a trovare un sistema per fare la doccia e per fare un sacco di altre cose e la sua famiglia ha imparato con lei. Ha imparato ad aiutare e a lasciarsi aiutare, a guardare e lasciarsi guardare. Ha imparato a ballare con gli occhi e ad accavallare i riccioli, ed é molto bella quando lo fa. Ha imparato a prendere le distanze dai suoi piedi, e chissà quante cose ancora imparerà.

Io invece ho imparato che G. corre, e lascia indietro tutti noi.


5 commenti:

  1. Diversamente abili, nel senso di più abili. Perché bisogna essere più forti fisicamente, più temprati sotto il profilo psicologico, di coloro che sono già abili per conto proprio. Figuriamoci di quelli normodotati...

    Bellissimo post, Prish.
    Pim

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  2. Grande Prishilla che guardi e racconti il mondo con grande sensibilità. Concordo con Pim. Si, diversamente abili nel senso di maggiori risorse e un valore aggiunto di sensibilità e capacità che noi normodotati non possediamo.
    E chi sa se riusciremo ad imparare anche noi, guardandoli, a "ballare con gli occhi" dentro la vita.

    Ciao Prishilla

    PuntoG

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  3. giusto. e più capaci di insegnarci qualcosa. :-)

    un saluto ad entrambi, a presto!

    prish

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  4. Lasciarci indietro? Siamo al suo fianco.

    Pasquale

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  5. Spero con tutto il cuore di riuscire a stare al suo passo. O meglio, più che una speranza è un proposito!

    Prish

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