Nuota con le braccia, straccia il suo record un giorno si e un giorno no e chi l'ha vista dice che in acqua sembra una sirena. Obiettivo: olimpiadi.
G. ha sedici anni e un giorno ha fatto un salto che le ha cambiato la vita, dal trampolino non salta più e la sua sedia è diventata quella con le ruote. Lei ha accettato la sfida e si é caricata le gambe in spalla.
Perciò G. ha imparato a trovare un sistema per fare la doccia e per fare un sacco di altre cose e la sua famiglia ha imparato con lei. Ha imparato ad aiutare e a lasciarsi aiutare, a guardare e lasciarsi guardare. Ha imparato a ballare con gli occhi e ad accavallare i riccioli, ed é molto bella quando lo fa. Ha imparato a prendere le distanze dai suoi piedi, e chissà quante cose ancora imparerà.
Io invece ho imparato che G. corre, e lascia indietro tutti noi.
lunedì 2 maggio 2011
Imparare
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Diversamente abili, nel senso di più abili. Perché bisogna essere più forti fisicamente, più temprati sotto il profilo psicologico, di coloro che sono già abili per conto proprio. Figuriamoci di quelli normodotati...
RispondiEliminaBellissimo post, Prish.
Pim
Grande Prishilla che guardi e racconti il mondo con grande sensibilità. Concordo con Pim. Si, diversamente abili nel senso di maggiori risorse e un valore aggiunto di sensibilità e capacità che noi normodotati non possediamo.
RispondiEliminaE chi sa se riusciremo ad imparare anche noi, guardandoli, a "ballare con gli occhi" dentro la vita.
Ciao Prishilla
PuntoG
giusto. e più capaci di insegnarci qualcosa. :-)
RispondiEliminaun saluto ad entrambi, a presto!
prish
Lasciarci indietro? Siamo al suo fianco.
RispondiEliminaPasquale
Spero con tutto il cuore di riuscire a stare al suo passo. O meglio, più che una speranza è un proposito!
RispondiEliminaPrish