lunedì 30 maggio 2011

Certe parole


Certe parole sono proprio perfette.
Rancore, per esempio, che è talmente brutta che quando ti accorgi di provarla te ne vergogni immediatamente, come di un brufolo giallo in mezzo al naso.
O Sollievo, che solo a dirlo sembra che una brezza ti sollevi i capelli dal collo sudaticcio. Proprio perfette, certe parole. 

8 commenti:

  1. Rancore... come rabbia, colpa della r, consonante alveolare, che vibra, rode, raschia. La s si sollievo invece scivola sinuosa e soave tra denti e lingua, shhh...

    Buon lunedì, cara Prish.

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  2. Esatto! ci sono anche delle erre fantastiche però: pensa a come si arrololano allegre e leggiadre quelle di RideRe

    buona settimana!

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  3. Vero, sono quasi onomatopeiche, in un certo senso. Comunque, mi hai fatto venire in mente un caso opposto. Uno mi ha raccontato che, parlando con un tedesco che sapeva l'italiano, egli gli disse che l'italiano era la lingua più bella del mondo; perché se si permetteva di sprecare una parola dal bel suono come "sifilide" per una simile cosa, lo era certamente.

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  4. :-)) splendida biz!
    effettivamente è vero, sifilide non è niente male. però se ci pensi bene ha un suono infingardo. proprio come deve essere.

    ciao, a presto
    prish

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  5. Bello il post, belli i commenti / Complimenti!

    Mi avete messo di buonumore, stamattina. Come? Volete sapere quale parola italiana dice col suo suono, secondo me?

    Precipitevolissimevolmente.

    (E in spagnolo? Amanecer)

    www.pasqualemisuraca.com



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  6. Lieta di aver innescato un po' di buonumore (mi piace attaccato, perchè non è solo un tipo di umore, secondo me :-)

    Ciao, Prish

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  7. Secondo me del rancore non ci si deve vergognare...

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  8. Certo, è soggettivo. Io me ne vergogno perchè il rancore è una rabbia stantia, che non ho saputo trasformare nè in battaglia, nè in perdono, nè in esperienza. E' energia sprecata, come idee ingabbiate nella melma che si corrodono e mi contaminano. Tanto sono fiera della rabbia quanto mi vergogno del rancore, che non è altro che rabbia inutile irrancidita.  

    Ma, ripeto, è del tutto soggettivo :-)

    ciao, prish

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