domenica 10 aprile 2011

All'erta


Un rumore, al di là della porta. Occhi aperti nel buio e guancia immobile sul cuscino. Se fosse un cane avrebbe la coda dritta e le orecchie tese, invece è una donna e secoli di evoluzione le hanno lasciato, come unico sbocco del picco di adrenalina, un fremito delle ciglia, un respiro trattenuto e un battito accelerato. Silenzio. Il respiro accanto a lei è profondo e regolare.  Forse ho sognato, si dice.  Forse è stato il rumore del sole che sorge, si dice. Deve essere quasi mattina. Un'altra mattina calda e assolata, un'altra prematura esplosione di foglie nuove e fiori. Attorno, appiccicata addosso come la coperta già troppo pesante, l'impossibilità di abbandonarsi e gioirne. La diffidenza all'erta come verso un uomo troppo bello e generoso.
 

4 commenti:

  1. A volte la psiche manda falsi allarmi, come antifurti che (chissà perché) scattano a vuoto. C'è lo spavento, poi, verificato il mancato pericolo, facciamo "pfui" come i personaggi dei fumetti. Però... però forse questo stare all'erta è un segnale, spesso la paura dei ladri è solo simbolica...

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  2. infatti  ... a volte il segnale di allarme rimane acceso e ci sembra di non capire il perchè. di solito un perchè c'è, però ...

    ciao pim!

    prish

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  3. Ladro, Cane, Vicino, Sole, Coperta, Uomo. Intrecciati. Piacquemi, grazie.

    Fulmini

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