lunedì 28 febbraio 2011

Piove


Le parole si sciolgono nelle pozzanghere, si stemperano nel grigio che impregna l’aria, sbadigliano.

Vorrebbero vestirsi di un impermeabile giallo, e magari indossare  galosce travestite da coccinelle, come quelle della bambina che sta decorando di impronte digitali la vetrata della banca.

Vorrebbero saltarci dentro, alle pozzanghere, e svegliare tutti quei giacconi stanchi d’inverno, eppure rassegnati, che si affollano sui marciapiedi e rallentano il traffico. Vorrebbero schizzare tutte quelle parole stantie che attraversano le pagine dei giornali, ostruendo gli incroci ed i pensieri.

Ma le parole rimangono impigliate in tutto questo fango, in questo impicciarsi a vicenda delle auto parcheggiate in ogni dove, perché oggi piove. E sbadigliano, sbadigliano, mentre i giornali ripropongono parole tanto cupe quanto innocue, e la coda in banca non si smaltisce.

 

2 commenti:

  1. Un brano molto evocativo, mentre leggo mi sembra di sentire il fruscio delle auto sotto la pioggia e nell'aria quell'umidità che ristagna su ombrelli e impermeabili...

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  2. Grazie Pim! è significativo di quantol'umidità mi sia entrata dentro ...

    :-) Prish

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