Mi piace osservare la forza nei corpi fragili. Mi sembra una buona prova della teoria secondo la quale non siamo fatti solo di carne e di sangue. Mi fa credere che davvero non tutto ciò che siamo ritornerà fango, un giorno.
Mi è successo di vedere corpi piegati dalla malattia eppure, nonostante la sofferenza, forti di una forza interiore apparentemente inspiegabile. Emanavano una luce oserei dire metafisica, che rimandava a qualcosa che stava, al tempo stesso, dentro e fuori di sé. Qualcosa che non è riducibile a fango, cenere. Qualcosa di intangibile, incorruttibile, inattaccabile, anche dalla morte.
Proprio così. Anche quando certe persone, sotto tanti aspetti deboli, esprimono una forza insospettata nel momento in cui situzioni lo richiedono, mi sembra di vedere quella "luce". Sono i miracoli quotidiani, ordinari e silenziosi a farmi credere alla straordinarietà dell'uomo e della vita. Banale fin che vuoi, ma vero :-)
Certo. Non torneremo fango, non completamente. Qualcosa resterà. Per qualche tempo. Ma: noi chi? Tutti? No. Non tutti. Alcuni. Il resto non è silenzio, come scriveva Shakespeare, il resto è fango. Rumoroso, spesso. Augh. Pasquale Misuraca
Mi è successo di vedere corpi piegati dalla malattia eppure, nonostante la sofferenza, forti di una forza interiore apparentemente inspiegabile. Emanavano una luce oserei dire metafisica, che rimandava a qualcosa che stava, al tempo stesso, dentro e fuori di sé. Qualcosa che non è riducibile a fango, cenere. Qualcosa di intangibile, incorruttibile, inattaccabile, anche dalla morte.
RispondiEliminaBellissimo post, Prish...
Pim
Proprio così. Anche quando certe persone, sotto tanti aspetti deboli, esprimono una forza insospettata nel momento in cui situzioni lo richiedono, mi sembra di vedere quella "luce". Sono i miracoli quotidiani, ordinari e silenziosi a farmi credere alla straordinarietà dell'uomo e della vita. Banale fin che vuoi, ma vero :-)
RispondiEliminaGrazie Pim! giornata e a presto
Anche il fango ha un suo perchè.
RispondiEliminaLo comprimi, lo fai seccare e ci fai le case...
Sono fragili, sono magari anche bruttine ma offrono rifugio e protezione.
E, tutto sommato, ai grattecieli ci si arriva partendo dalle case di fango.
Mi piace quindi credere (o sperare) che il mio fango comunque servirà ad un qualche giovane spirito per trovare "protezione" nel suo lungo viaggio.
una cosa non esclude l'altra. fango e luce. ;-)
RispondiEliminaCerto. Non torneremo fango, non completamente. Qualcosa resterà. Per qualche tempo. Ma: noi chi? Tutti? No. Non tutti. Alcuni. Il resto non è silenzio, come scriveva Shakespeare, il resto è fango. Rumoroso, spesso. Augh.
RispondiEliminaPasquale Misuraca
chi può dirlo? ;-)
RispondiEliminacomunque sì: rumoroso è il fango, e greve e odoroso anche.
un caro saluto
prish
Doimanda del "rompi":
RispondiEliminaQuand'anche restase solo (da vedere) il fango, ma il fango cos'è, perchè "è"?
...la pasta con cui modellare statue, costruire mura e tetti, ecc ecc... ..........?
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