"Bisognerebbe sempre darle, le caramelle ai bambini. Perchè di quelli che erano grandi quando tu eri piccolo, adesso che sei grande ti ricordi le caramelle che ti davano, soprattutto. Le mou di paperina della zia A., le nougatine della nonna L., le baratti della zia R, quelle verdi di menta della signorina A., quelle rotonde di zucchero del dottor P, le quality street dello zio G, le rosse rossana della signora B, e via discorrendo. Ci potrei scrivere la mia autobiografia, una caramella via l'altra, dolcemente"
RispondiEliminaL'atterraggio fu dolce come una caramella al latte...
Pim (senza password)
:-))
RispondiElimina...Stessa generazione di caramelle.
RispondiEliminaHo chiuso gli occhi ed ho rivisto anch'io la mano della nonna che prendeva una bella mora nera dal vaso di vetro, quella della zia che sfilava un "ginevrino" dalla scodella nella dispensa....
Dolcissimo post. Grazie, Prishilla.
Elena
il ginevrino mi manca Elena! cos'é? mmmm chissà cosa mi sono persa....
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RispondiEliminaEt voilà! Questi sotto sono i "ginevrini". Almeno...Così li chiamavano mia nonna e mia zia! Ciao, Prishilla. A presto. ElenaI GINEVRINI!
Ahhhh noi li chiamavamo mentini. Chissà perchè. Li avevo completamente dimenticati, ma ora che vedo la tua foto mi sembra quasi di sentirli in bocca!! Grazie Elena, a presto!
RispondiEliminaPrish