Il capitolo quattro ha i caratteri appuntiti e faticosi delle mani screpolate dal freddo, della ricerca delle chiavi in una borsa troppo piena e delle gomme sgonfie che non ne vogliono sapere di prendere l’avvio della salita.
Nel capitolo quattro Lei ha messo un gran pacco di dolci pensieri nel cestino della sua bicicletta e si avvia lungo il viale ancora privo di foglie, con il collo avvolto nella grigia lanosa consapevolezza che fra l’essere e il voler essere c’è di mezzo quell’angusto passaggio nella cruna dell’ago.
Salve, Prish
RispondiEliminaSe aguzzi lo sguardo noterai certi gonfiori sui rami degli alberi del viale, e in certi casi, forse, col favore della luce quasi marzolina certe capoccette rosse. Sono le foglie, sì, non tutti gli alberi sono mardorli che tirano fuori prima i fiori.
A proposito, che alberi, che fratelli alberi sono?
Bentornata!!
RispondiEliminaho girovagato nel blog alla ricerca degli altri capitoli, è stata un bella avventura.
Forse anche lei spera nella primavera e sa che la consapevolezza è il primo passo
ciao Prish
Ciao Pinky, sono onorata della tua ricerca! grazie e buona settimana, chissà che la primavera non faccia capolino...
RispondiEliminaCiao Margite, sono tigli: appiccicosi, frondosi, verdissimi e profumati tigli. La luce oggi assomiglia più a quella di novembre che a quella di marzo, ma Le dirò di aguzzare comunque lo sguardo, che non si sa mai...
RispondiElimina(non rimarrà poi così, ritornerà un uomo, migliore di prima)
RispondiEliminaNe l'Eletto di Thomas Mann (il suo ultimo, e secondo me il migliore) il protagonista, dopo molte peripezie, passa una fase di penitenza in cui si riduce fino a divenire una specie di piccolo scarabeo.
RispondiEliminacalviniano, direi
RispondiElimina(ancora, ancora)
oggi devo digitare sum
un invito alla consapevolezza del sé?
Ciao Biz, non ho letto l'Eletto, mi sembra di capire che sarebbe il caso di farlo. Uno scarabeo... ricorda la metamorfosi, ma se ho capito bene qui si tratta di una trasformazione progressiva. Forse solo così si può passare per la cruna dell'ago. Impercettibili inesorabili cambiamenti quotidiani.
RispondiEliminaGrazie per il pensiero, ciao
Prish
Mont, quale onore mi riservi! E comunque, sum. Ergo...??
RispondiEliminaBuona giornata, a presto Prish