Addormentarsi, finalmente, nello sciabordio delle onde. Il gusto di molluschi serviti da un oste panciuto che conserva un ricordo di lunghi capelli. L’intimità di parlare una lingua diversa da tutti gli altri avventori, l’intimità di un porticciolo alla moda in un dorato weekend fuori stagione e poi l’intimità di un letto francese. La consapevolezza di tutti quegli alberi nudi, appena fuori dalla finestra, ritti verso il cielo, a guardia delle vele che riposano, e dei loro sogni.
Beata te! :-)
RispondiEliminaChe meravilgia. Sembra uno dei miei ricordi bretoni: Locmariaquer, Le Conquet, oppure Roscoff, Ploumanac'h...
RispondiEliminaA margine: con l'Eurostar sono passato anch'io da Rogoredo a Lambrate. Ti ho pensato.
Ciao Prish.
Ciao Biz, ciao Pim:
RispondiEliminaeh sì, proprio una meraviglia. La bretagna mi manca, devo assolutamente colmare questa lacuna al più presto.
p.s. Pim, sono onorata del pensiero che mi hai rivolto in treno, ma senti: avevi la cravatta?? ;-)
Eheh... no, non la metto quasi più: da giovane mi vestivo da vecchio, e adesso viceversa. Al ritorno da Roma, però, tenevo il broncio perché L'ES stava accumulando un ritardo biblico e sapevo che avrei perso la coincidenza per Torino...
RispondiEliminaSalve, Prishilla.
RispondiEliminaE un fine settimana a Sulmonacinema no?
A vederci.
Eheh Pim, tranquillo: il broncio sull'ES non è certo un segno distintivo, hai sez'altro mantenuto l'anonimato!
RispondiEliminaCiao, buon we
Prish
Eh Margite, ci vorrebbero moltissimi finesettimana per fare tutte queste invitanti visite.. chissà!
RispondiEliminaCiao, Prishilla