sabato 14 giugno 2008

Firmino

Sam Savage fa iniziare a Firmino il racconto della sua vita con queste parole: "Avevo sempre immaginato che la storia della mia vita, se un giorno l'avessi mai scritta, sarebbe cominciata con un capoverso memorabile".


Dopo alcuni esempi e tentennamenti, che riempiono tre o quattro capoversi  e ben funzionano al fine di creare aspettativa e complicità, la storia ha davvero inizio con questa frase:


"Questa è la storia più triste che abbia mai sentito".


Chiudendo il libro, alla fine dell'ultima pagina, ho pensato che forse era la prima volta che mi capitava di constatare come la promessa di un incipt fosse stata così semplicemente, malinconicamente e magistralmente mantenuta.


firmino



 


(Firmino, di Sam Savage, edizioni Einaudi Stile Libero)

7 commenti:

  1. Però quelle cose non sono così difficili da mantenere.

    Sarebbe stato più difficile "Questa è la storia più buffa (o incredibile, ... ecc.) che abbia mai sentito.

    :-)

    RispondiElimina
  2. sicuramente è più facile far piangere e depriemre; non ho letto il libro, ne ho sentito leggere alcune pagine magistralmente da Michele di mauro alla fiera del libro e mi è piaciuto molto; l'impressione che ne ho è che non ci sia la semplice volontà di paint it black di tanta arte moderna, per esempio

    RispondiElimina
  3. Preferisco ancora 'La Metamorfosi' di Franz Kafka, con quel giovane che si sveglia enorme insetto (incipit) e quella sorella che si stira nell'aria dopo averlo accompagnato al camposanto (explicit).


    Fulmini

    www.fulminiesaette.it

    RispondiElimina
  4. Infatti Mont, neanche io vi ho letto la "semplice volontà di pain it black". E, Fulmini, niente a che vedere con la Metamorfosi.


    Dal mio punto di vista Firmino non è un Capolavoro, e non verrà Studiato A Scuola. La trama in più di un punto perde presa, e le parole non sono sempre Arte.

    A dire il vero c'è anche poco di nuovo dal punto di vista della costruzione del testo e dell'articolazione del messaggio.


    Però, e questo è secondo me il motivo per cui vale la pena leggere la storia del topo Firmino, io ho trovato in questo racconto una sorta di semplice e ineluttabile onestà, che si coniuga con un realismo del tutto privo di lirica e di epica la cui forza sta anche nel fatto che ti consente sempre di prendere le distanze (stiamo parlando di un TOPO), in modo che tu alla fine sei fregato perchè più ne prendi emotivamente le distanze più intellettualmente comprendi quanto si stia parlando di te.


    Chissà se mi sono spiegata, bah!

    Prish

    RispondiElimina
  5. "In principio Dio creò il cielo e la terra..." L'incipit degli incipit.

    RispondiElimina
  6. Vero Pim! Ma quello che per me non avrà mai eguali è "In principio era il Verbo...."


    Ciao, buona giornata, Prish

    RispondiElimina