giovedì 10 gennaio 2008

dieci gennaio

Un salotto con il camino al posto della televisione, con il divano di pelle accogliente che ti viene subito da sentirti raggomitolata anche se non lo sei, almeno non troppo. E appena seduta pensi già che ti dispiacerà andartene.


Un ordine che non riesce a farti sentire un’estranea, che è come se ti dicesse che qualsiasi cosa dirai lui non farà una piega, quindi avanti parla pure.


D’altronde farti parlare era il suo mestiere. E non le importava poi così tanto che tu parlassi con lei, le bastava che tu parlassi con te stessa. Lei lo avrebbe capito.


Per me lei sarà sempre su quella poltrona. Sempre elegante e bella perché mai è stata diversa. Sempre capace di prenderti per mano e portarti fino in fondo. Sempre capace di fare finta di non sentire che tu fino in fondo avevi paura ad andarci.  Invece lo sentiva sempre, per questo ti prendeva per mano.


Vorrei tanto essere lì, ora. Perché so che lei c’è.

5 commenti:

  1. Un'atmosfera ovattata, piena di colori caldi, misteriosa nel suo contenuto, seducente come la presenza che evoca...

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  2. Riconosco perfettamente di cosa stai parlando.

    L'ho vissuto anch'io.

    C.

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  3. #2

    Sono felice che anche tu abbia avuto questa fortuna, questo regalo.

    Grazie della visita. Prishilla

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  4. Se c'è, e c'è, ti ha letto, ha sorriso e ti ringrazia

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