venerdì 24 novembre 2006

Non si scopa più

Oggi ospito sul mio blog uno scritto di Lui, che qualche volta ama divertirsi con le parole ma è un po' troppo pigro per crearsi un blog tutto suo!


Tempi moderni. Nel nostro tempo viviamo comodi come nessuno prima di noi, eppure siamo sconfitti dal ‘trend in flessione’ .. di tutto. Siamo depressi per quanto cerchiamo e non abbiamo, ma cosa cerchiamo .. e cosa non abbiamo. Abbiamo tanto, tutto ciò che di materiale desideriamo e nell’immateriale ci tuffiamo alla scoperta di ciò che i nostri padri non avevano tempo di cercare .. e pensiamo. Abbiamo la psicologia che tutto spiega, ma nonostante spieghi tutto ricorriamo ad essa sempre più spesso come se le poche cose inspiegabili diventassero ogni giorno di più .. quando ci servirà qualcosa per dar ragione della psicologia? Chi lo sa, forse ci manca in realtà solo il ‘trend positivo’, che vince su tutto e potrebbe ridarci il buonumore degli anni ’50, solo quando non avremo più niente e saremo costretti a risalire perché prima non abbiamo rinunciato o non ci siamo dati regole: la storia si ripete e non insegna mai. I nostri costumi cambiano di pari passo a questo divenire molto irregolare perché proviamo continuamente a estendere il batuffolo di cotone che ci siamo donati come bozzolo, ma non vogliamo uscirne. Questo nostro modo di vivere in linea con il nostro costume in cambiamento ci ha allontanato dalle nostre esigenze primarie: dormiamo male, mangiamo peggio, l’acqua potabile scarseggia e addirittura respiriamo sempre peggio nel nostro bozzolo inquinato, l’importante è che sia bozzolo anche se è pieno di rifiuti. Abbiamo perso la consapevolezza delle cose importanti. Non sappiamo più cosa vogliamo e dimentichiamo tutto il necessario e le cose su cui si basa la nostra vita: e non scopiamo più.


Me ne accorgo con disperazione tutti i sabati mattina quando vinto dal desiderio liberato nel sogno sento un fruscio nel sonno, che cresce di volume, che diventa un vento, regolare, come spinto da un motore. E forse mi illudo che questo sia un moto interno, di rivalsa verso questo mondo che ci ruba le basi e ci convince che è meglio costruire su un budino, magari fatto di credito al consumo. Sempre più insistente e impetuoso questo vento, alla fine un disturbo, mi sveglia. E allora mi rendo conto che il fruscio, diventato vento, era effettivamente spinto da un motore, un motore portato a spalla da volonterosi operatori alle 6:00 del mattino.


Questi signori hanno sostituito la scopa con un attrezzo che simula il vento. Un tempo raccoglievano le foglie ora no, le disperdono, inquinando l’aria con i loro rumorosi motori a scoppio e inquinando l’etere con i decibel emessi dai draghi sputavento .. e mi svegliano quando potrei dormire .. e non raccolgono le foglie(o forse si ma non fa molta differenza) e anzi alzano polvere in un ambiente che di sano non ha più neppure quella: ora è sottile sempre più sottile e ci condanna i polmoni a ogni respiro. Se è vero che è così sottile e velenosa io la bagnerei perché non si alzasse, invece no, alziamola e respiriamola e svegliamoci per assistere alle operazioni. Ma dobbiamo essere contenti perché queste gente presta la propria energia in una attività di sacrificio e disagiata che forse per questo è anche meglio retribuita dell’attività ordinaria(orari non confortevoli e mascherine obbligatorie per non morire soffocati) e quindi più costosa per la comunità, ma che dimostra senza necessità di ulteriori spiegazioni la sua utilità e il valore prodotto per la comunità.


Preferivo le vecchie scope e anche le vecchie scopate di un mondo più semplice, più povero, più concreto. Una volta le foglie si raccoglievano con la scopa e senza sollevare tanta polvere e tanto clamore e con minore dispendio di energie andavano a finire al posto giusto e non c’era neanche il bisogno di chiedersi il perché. Torniamo a scopare, è sano e naturale e poi la notte si dorme anche meglio, dopotutto, e diciamolo anche ai signori con la mascherina e anche a quelli che gli hanno detto che la scopa non si usa più.


 


Lui

1 commento:

  1. oh mi sa che sei solo tu in Italia che non scopi Mi sai ch o sei brutto o sei sfigato.

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