martedì 20 giugno 2006

Perplessità

Mi chiedo come mai, guardando i telegiornali e leggendo i quotidiani come credo faccia la maggior pare delle persone (ovvero con una certa continuità, talvolta distrattamente, talvolta con più attenzione),  io so:


- che Vittorio Emanuele è caduto dal letto a castello


- chi il suddetto e i suoi amici chiamavano porcella al telefono


- quale formazione dell’Italia metterebbero in campo diversi personaggi famosi


e ho anche visto Lapo travestito da caricatura di tifoso


…. ma stranamente non ho la più pallida idea di che cosa realmente implichi votare sì o no al referendum, al di là delle ovvie e scontate considerazioni politiche.


So perfino che Vittorio Emanuele avrebbe necessità di alcune camicie pulite, ma riguardo ad una cosa importante come la nostra Costituzione, sulla quale, da cittadini, siamo chiamati ad esprimere il nostro parere, non ho vere informazioni. Certo, ho indicazioni su cosa votare  in relazione alla presunta serietà o meno dei politici che portano avanti o ostacolano determinate proposte. Ma io, forse ingenuamente, mi chiedo: se il mio voto deve basarsi sulla credibilità o l’affidabilità di uno schieramento politico, non è sufficiente averlo votato? Gli italiani hanno espresso con il loro voto da chi volevano essere rappresentati, ora questi rappresentanti decidano. Se così non è, ovvero, se su questo tema agli italiani è richiesto di esprimere un parere specifico, a ragion veduta,  insomma una opinione, allora, per cortesia, i suddetti rappresentanti e gli organi di informazione potrebbero fornire informazioni attendibili, chiare, univoche e possibilmente caratterizzate da un accettabile livello di oggettività?


Altrimenti, citando un blog che mi piace (!), dovrò laurearmi in Scienze Politiche in tre giorni o rinunciare ad esprimere la mia opinione.

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