sabato 19 novembre 2005

Rabbia rosa

Quando leggo di “quote rosa” mi prende un moto irrefrenabile di rabbia, di quella ancestrale, profonda, da istinto di sopravvivenza. Quasi come quella che mi prende quando vedo la voce “donne” fra i cosiddetti “soggetti deboli”.


Ma davvero siamo ancora a questo punto? Ma davvero ci sono ancora donne che pensano di avere bisogno di un trattamento di favore? E come fate a pensare che essere donne sia un handicap?


Il  mio lavoro e il mio pensiero hanno un valore in senso assoluto, per quello che, in quanto tali, apportano alla società, o hanno un valore solo se rapportati al mio essere donna? E’ come dire “suvvia, per essere una donna è anche intelligente!” .


Credo che se certe proposte arrivassero da un uomo ci farebbero infuriare, lo fulmineremmo seduta stante.  Invece mi sembra che nessuno colga il paradosso di una donna che per convincere della sua parità rispetto al mondo degli uomini chiede un trattamento di favore. Mi sembra così assurdo che mi si ingarbugliano le parole e mi sembra di non riuscire neanche a spiegare in termini intelligibili questo profondo controsenso. Chissà se un uomo ci riuscirebbe …

3 commenti:

  1. allora era questa la misteriosa sorpresa??

    che bella idea, sono molto contenta! E sono anche onorata di essere la prima "commentatrice" di queste pagine..

    piume!

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  2. grazie, torna presto!! io, da parte mia, prometto che non farò troppe invasioni nella tua e-privacy.... piume!

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