Quelle senza guardarsi, seguendo un aereo piccolissimo solcare il cielo di agosto.
Quelle guardandosi a rimpiattino, fra il fresco verde e oro del platano che stormisce.
Quelle guardandosi stretti.
Quelle che si sciolgono in una tazza di te.
Quelle camminando, che pian piano prendono il tempo dei passi, e un passo dopo l'altro percorrono lunghe strade.
Quelle mescolate in un mazzo di carte, dette e ridette in mille combinazioni possibili e ogni volta, infine, intrecciate nella loro bella scala reale.
Quelle con in mano una racchetta, una mazza da golf, il manubrio di una bici, quelle a cui serve un alibi, un guscio, un battito d'ali.
Le chiacchiere, quelle belle. Quei fili sottili, fortissimi. Che nutrono e illuminano. Che puoi tenere in mano, come Arianna, casomai avessi bisogno di ritrovare la via.