lunedì 13 maggio 2013

Ricevere


Avete un bel dire voi, che dobbiamo star tranquille, che non importa. E' una causa persa, rassegnatevi.
Quando gli ultimi trenta minuti iniziano a rintoccarci fra un'orecchia e l'altra, ecco che le spie cominciano a lampeggiare. Se osservi bene la nostra fronte puoi vederle in trasparenza.
Gialla: infornare lo sformato; blu: attenzione non hai messo le salviette in bagno; rossa: bip bip bip gatto superstite a ore quattro, gatto superstite a ore quattro biiip biiip; gialla: disporre gli aperitivi; blu: attenzione non hai messo le salviette in bagno; gialla: il lavandino é ancora pieno di pentole; rossa: biiip biiiiiip  ciabatte nell'ingresso biiiiip biiiip; gialla: mescolare la zuppa;  blu: attenzione non hai messo le salviette in bagno; rossa: la zuppa é troppo asciutta, assaggiare la zuppa, biiiiiip zuppa salata. E sopra tutto c'è quella scritta che scorre, di un verde tenue, ingannevolmente innocua: p o t r e b b e r o a r r i v a r e i n a n t i c i p o

Capisci? Non possiamo farci niente: a quelle come noi, in età prenatale, un essere diabolico ha impiantato sull'osso frontale il pannello di controllo. Non serve a nulla che ci diciate stai calma. Come quello sprovveduto di cameriere che disse alla padrona di casa: signora non si agiti, e lei rispose: certo che mi agito, mi agito moltissimo, e infatti poi riesce tutto bene. Che, nella fattispecie, era pure vero: in altri casi (ehm) magari basta a malapena per evitar disastri, ma questo é un altro discorso.
Il punto é che se tentate di far conversazione negli ultimi cruciali trenta minuti vi beccate uno sssth che vi spettina (e poi luce rossa: biip biiip marito impresentabile); uno sssth come quello che ci becchiamo noi quando apriamo la bocca il minuto prima della partenza del gran premio, per intenderci, quando le macchinine sono sulla griglia di partenza e fanno fare la voce grossa ai motori.

Quello che vorrei che capiste, però, è che proprio come per voi é un piacere la tensione di quella partenza, altrettanto é per noi il piacere di quei fatidici meno trenta, in cui rincorriamo a perdifiato l'idea che potremmo anche riuscirci, ad accogliere i nostri ospiti in uno sfavillare di semplice, allegra, domestica magia.

Come dici? Tante belle parole però poi quando sta per partire il gran premio a stare zitta non ce la faccio mai?

Ehm. Vabè facciamo così: ognuno si becca il proprio sssth e amen.

5 commenti:

  1. Come quando si va a un esame: bisogna essere in ansia, tesi al punto giusto, un po' su di giri perciò pronti, reattivi, solo così abbiamo la possibilità di far bene. Così quando si cucina per gli ospiti, si dà una ripassata alla casa (ecco, questa è ma mia mansione specifica). E domenica scorsa, al momento della partenza del GP, ho zittito l'aspirapolvere...

    Pim

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    1. Sì, purchè sia un piacere! (e che l'aspirapolvere non se ne offenda, ecco ;-))

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  2. Al di là delle risate che mi hai fatto fare (così gradite!) sono della tua razza eppure, non so come e perché, ho preso lentamente e con grazia a spegnermi prima del GP e a non spegnere attacchi, intralci o conversazioni mentre ritiro, lustro, cucino, apparecchio...
    Così saggia e paziente che...Prish, sono preoccupata, sto invecchiando!

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    1. Che brava Irene: altro che invecchiare, tu hai del potenziale! però attenta: se qualcuno che conosco legge il tuo commento potrebbe spedirmi a fare uno stage da te... :-)

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  3. ah ah ah Prish potessi distribuire perle di pazienza e saggezza lo farei ma in verità penso che la mia sia solo "un'attitudine del tempo" ;)
    Però potrei accoglierti in stage finto, giusto per prenderci un po' di caffè insieme!

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