Affondare in una fiaba. Specchiarmi nella magica pozione che cura tutte le ferite e riconoscere la bambina che ha attraversato l’armadio (mi ricordi qualcuno, tu). Arrendermi all’attacco della piccola spada di un topo coraggioso e lasciare campo libero, senza più remora alcuna, ad un nano dalla barba rossa e alla sua completa fedeltà al destino. Chinare il capo e le ginocchia davanti all'immensa criniera di un leone e all’infinita potente bontà.
Partire, su veliero o su drago. Chiudere gli occhi. Paese delle meraviglie, arrivo.
Stef Penney, La tenerezza dei lupi
Daniel Pennac, Diario di scuola
Andrea Vitali, Almeno il cappello
Quando le parole non vogliono saperne di stare