mercoledì 9 agosto 2006

Un sassolino da togliere - 1

Avrei voglia di scrivere di cose leggere leggere come il venticello che scompiglia il caldo di questo mercoledì, ma ho un sassolino nella testa che vuole essere tolto, e non è di quelli leggeri.

Ogni giorno si  ha notizia di qualche atto criminale commesso da qualche recente ex-galeotto, che ha beneficiato dell’indulto. Queste notizie sono solitamente – apparentemente – utilizzate per sottolineare l’effetto negativo dell’indulto stesso. A me questo sembra, al contrario, un modo per distogliere l’attenzione dal cuore del problema. Il fatto che un neo ex galeotto compia atti criminali è un chiaro sintomo dell’indaguatezza, o dell’insufficienza, della pena carceraria in termini di rieducazione e di re-inserimento sociale. Si porrebbe infatti (e si pone) il medesimo problema anche quando i galeotti sono rilasciati al termine della pena prevista. Su questa constatazione mi sembra che ci sia un accordo piuttosto ampio, anche se poi siamo ancora lontani dall’aver trovato, ma anche dall’aver proposto, soluzioni adeguate. Seguire questo tipo di riflessioni, per quanto urgenti, attuali, importantissime, ci distoglie però del problema indulto, che è un problema, a mio parere, molto grave, dal quale l’opinione pubblica non dovrebbe affatto essere distolta. Provo ad enunciarlo con poche parole, attraverso un semplice esempio. Se non ci fossero abbastanza soldi per avere scuole per tutti renderemmo l’istruzione non più obbligatoria?

1 commento:

  1. brava, condivido in pieno, guardiamo il dito e non vediamo il cielo.

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