martedì 16 maggio 2006

Prishilla è tornata

Era il 25 aprile. Una bella giornata, una bella gita sugli appennini, in sella alla moto, abbracciata a Lui. Un uomo che si è distratto, su una punto blu, chissà, forse complice il pranzo festivo. Un attimo.  Dolore e paura. Un capannello di persone che si raduna intorno a me, a terra. Gli occhi di Lui sopra di me, grandissimi. Ambulanza ed elicottero. Ospedale, dolore, tanta stanchezza. Sala operatoria. Chiodi e trapani. Letto, letto, letto. Visite e fiori e visi amici commossi.


 


Un attimo, e siamo alla metà di maggio. Finalmente a casa. Gamba tesa, stampelle, avere bisogno di tutto. Impegni di lavoro sfumati in uno sfondo indistinto di siringhe, garze, sedie a rotelle. Sarò qui per un bel po’ di tempo. Tempo per scrivere e per pensare. Prishilla è tornata. E ha voglia di parole.

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