Un pomeriggio dorato e una notte di velluto.
Roma che ha un cuore che batte. Nonostante. Che ha una dolce vita che persiste. Come un profumo che aleggia e scompare. E a volte inonda.
E io, incartata di seta frusciante, una fila di bottoncini sulla schiena, come luci lungo la pista di atterraggio di un brivido, io scendo le scale a vado a berne un sorso.
Dandoti la mano.
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