Mazzi di piccoli bimbi e colorati cappottini che trotterellano e saltano a piè pari sui tombini , nelle pozzanghere, sulla faccia di Hello Kitty e nella tua giornata. Codini un po’ sfatti e vanitose treccine, fastidiosissimi berretti calcati sulla fronte che prude, nasi colanti e lingue affannate, curiose, socievoli. Sporche fulminee manine in continui rapaci agguati alle tende, ai vestiti, alle pareti invitanti imbiancate di fresco. Manine immancabilmente munite di infaticabili pennarelli, spargono gomitoli di colore da cui sboccia, ad un tratto, una testa con lunghe gambe tremolanti, testimone precoce di un talento acclamato quasi pronto a sbocciare. Occhi timorosi, convinti, infine, dal capitolare di una risata, che ti prendono per mano e ti mostrano camerette e piccoli preziosi amici di pelo; occhi grandissimi, che rimangono immobili e trattengono il respiro, fissando, nel buio improvviso, l’avvicinarsi di un numero piccolissimo di candeline accese. E poi bocche ridenti e bocche intimidite che soffiano e manine eccitate che strappano, impacciate e tenaci, carte da regalo e nastri e fiocchi. Ed infine una morbidissima vestaglietta rosa, con le maniche invariabilmente troppo lunghe, e la buonanotte.
mercoledì 25 novembre 2009
domenica 15 novembre 2009
Domenica sera, novembre
Ah se novembre altro non fosse che la pizza nel forno e tovaglioli gialli e la promessa di un libro sul comodino e tu potessi affrontare il lunedì armata solo della tua sciarpa nuova, del colore del cuore, con il cuoio amico della tua borsa grande a fare da scudo e attraversare a piedi una nebbia sottile come il dormiveglia, il dormiveglia del lunedì, in novembre, quando ancora non sai se più tardi pioverà.
lunedì 9 novembre 2009
A morte la ciabatta
domenica 1 novembre 2009
Io e la Boxe
Qualsiasi storia ben raccontata è avvincente. Qualsiasi partita, qualsiasi incontro, match, combattimento o guerra, qualsiasi corsa, qualsiasi discesa, sulla neve o sulle rapide o agli inferi. Qualsiasi persona, ben raccontata, è avvincente. Qualsiasi popolo, folla o famiglia, qualsiasi fuga, o ritorno, o bugia, qualsiasi giornata, qualsiasi passeggiata, qualsiasi risveglio.
C’è in questo pensiero la gratitudine per ogni storia ben raccontata che mi ha avvinto e mi avvincerà ed il rammarico per quelle storie che se ne prendono il largo non narrate, come acqua in cui nessuno ha immerso le mani o ha lasciato giocare gli alluci.