domenica 29 gennaio 2012

Sleeping Therapy

Dormire come nutrirsi, fino a sentirsi sazi, sfamati. Aprire uno spiraglio di coscienza sul mondo, solo per controllare che sia davvero domenica e constatare di avere ancora sonno. Riannidarsi per bene, percepire confusamente l'approvazione del cuscino sotto alla guancia, il caldo assenso del piumone e affondare nel sonno, ancora un po'. Come ti serviresti un'altra bella porzione di pasta, e poi ancora due forchettate, fino a sentirti saziato.
Perchè il centro benessere, qualche volta, non è lontano del centro del mio materasso.

lunedì 23 gennaio 2012

23 gennaio

Mi muovo con circospezione, fra i cocci di tutte queste promesse infrante. Vorrei prendere scopa e paletta e ripulire, perché si possa di nuovo girare scalzi per queste stanze, senza timore di ferirsi. E non so se è la mia efficienza appresa a farmene venire voglia, o piuttosto la mia incapacità di tenere a lungo le scarpe e le distanze; ma in fondo poco importa, perché non toccano a me la scopa e la paletta, stavolta.

Mi guardo intorno e mi accorgo che le persone hanno iniziato a far promesse di plastica, nell’intento di far meno rumore e cocci quando le romperanno.  Ma quanto sono brutte e povere, queste promesse di plastica. Brilla invece fulgida e cristallina, fragile e preziosa, la promessa che resiste limpida da più di quarant’anni, quella a cui andrò fra poco a rendere omaggio. Quella di cui sono figlia e di cui è figlia la mia promessa.

martedì 17 gennaio 2012

Mescolando

Lentiggini di cannella galleggiano sulla morbida superficie della crema di zucca. Piovono pizzichi di mandorle e pinoli, come fossette su guance colorate. La sera si adagia, liscia e calda, e arancione, nelle ciotole del colore della terra bruna. Ed infine, un filo d’olio profumato, come un occhio tondo che ammicca al cucchiaio. Son pronta.

sabato 7 gennaio 2012

Briciole d'ozio

L’ozio si spande, vischioso e dolce, ed io mi adagio nella culla del padre dei vizi, mentre la brina invecchia i prati e l’acqua si quieta in spicchi di ghiaccio.


Lievita la fiducia, nel calore e nella quiete, e si rimarginano i pensieri feriti, i progetti contusi.
Raccolgo con le dita le briciole di queste feste: voglio che il sapore dell’ozio mi rimanga a lungo in bocca, voglio che nulla ne vada sprecato.